Messico: in Chiapas, oltre mille indigeni tzotzil sfollati e minacciati
La denuncia arriva dal Centro per i diritti umani Fray Bartolomé de las Casas, di San Cristóbal de las Casas, che in una petizione scrive: “Nove accampamenti che erano diventati il rifugio della popolazione in situazione di trasferimento forzato sono stati distrutti il 21 dicembre, tra le 14 e le 17, in un contesto di aggressioni da parte del sindaco di Chalchihuitán, Hermelindo García Núñez”. La nota ripresa dall’Agenzia Sir parla di 238 famiglie che “hanno perso le poche cose che avevano” nelle baracche dove vivevano. Il comunicato denuncia che sono andati distrutti anche i bagni che erano stati allestiti grazie all’intervento della Caritas e di altre organizzazioni solidali.
Lo Stato del Chiapas accusato di violare i diritti umani
La popolazione sfollata è composta in maggioranza da donne e bambini e si è dispersa, in parte ospitata da famiglie della zona. Permangono, però, minacce da parte di bande armate e delle stesse autorità comunali, denuncia il Centro per i diritti umani, che accusa lo Stato del Chiapas di violare i diritti umani e di violare quanto chiesto dalla Commissione interamericana per i diritti umani (Cidh). Al Governo federale messicano la petizione chiede di “garantire la sicurezza, l’integrità e la vita” delle popolazioni indigene e di far cessare le minacce e le aggressioni del sindaco di Chalchihuitán. (Agenzia Sir)
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