Poveri Poveri 

Rapporto Censis: tensioni sociali oscurano potenzialità del Paese

Come ogni anno l’istituto di ricerca socio-economica ha presentato il 52esimo rapporto sulla situazione economica sociale del Paese

Città del Vaticano - Giordano Contu

Aumenta il divario tra nord e sud. Il lavoro è sempre al primo posto fra le preoccupazioni degli italiani. Continua a ritmo sostenuto il progresso digitale. Sono alcuni dei fattori più importanti analizzati da parte del Centro studi investimenti sociali.

Povertà e ricerca del capro espiatorio

Una delle principali fenomeno osservabili in questo 2018 è il “clima sociale condizionato in questo momento da due forti delusioni”, dice Massimiliano Valerii, direttore generale del Censis. Le cause sono due: “l’aver visto sfiorire la ripresa e l’atteso cambiamento miracoloso che non si è compiuto”. La politica ha molte responsabilità e oggi non sembra caratterizzata dalla complessità. L’elettorato preferisce rivolgersi verso un sovrano autoritario. Questo fenomeno si chiama sovranismo psichico. Si manifesta anche con “episodi di cattiveria – continua Valerii – soprattutto da parte di soggetti sociali fragili nei confronti di molti capri espiatori, specie immigrati”.

Il rapporto 2018

Nell’ultimo anno è aumentato ancora il divario tra nord e sud. Questo fenomeno è visibile in particolare nel settore della sanità e nei bilanci delle famiglie. Le conseguenze dirette sono un aumento generale dei costi, opportunismo e livelli di percezione dell’ingiustizia più alti. La società del Belpaese, inoltre, nonostante il progresso tecnologico è sempre più disintermediata: ci sono più smatphone, ma meno miti, eroi e modelli di comportamento perché tutti si sentono divi. Altro fattore importante analizzato è l’economia: sempre più caratterizzata da attori singoli piuttosto che dalla creazione di un sistema. “Questa coscienza infelice che ci pervade – è il bilancio di Valerii – ci ha fatto perdere di vista le grandi potenzialità inespresse che ciascuno di noi ha individualmente e che sicuramente ci sono nel sistema Paese”.


 

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

07 dicembre 2018, 15:29