Siria: verso creazione di un comitato costituzionale
Elvira Ragosta – Città del Vaticano
L’intento è stato espresso in una dichiarazione comune letta al termine dell’incontro e secondo la quale il comitato costituzionale, che darà al Paese mediorientale una nuova Costituzione nell'ambito degli sforzi per una soluzione al conflitto, dovrà lavorare in uno spirito di compromesso e di impegno. Il ministro degli Esteri russo Lavrov e i suoi omologhi, il turco Cavusoglu e l’iraniano Zarif hanno auspicato l'avvio di un processo politico, guidato e controllato dai siriani con l'aiuto delle Nazioni Unite.
Staffan de Mistura è scettico sul comitato
In una conferenza stampa separata, l’inviato speciale Onu Staffan de Mistura, pur sottolineando gli sforzi di Russia, Iran e Turchia, ha detto di ritenere che vi sia ancora molto da fare per giungere a un comitato costituzionale credibile, equilibrato e inclusivo. De Mistura, giunto al termine del suo mandato, incontrerà il Segretario generale dell'Onu a New York prima di informare domani il Consiglio di sicurezza.
La situazione in Siria non è stata ancora normalizzata
“I tre Paesi che hanno sostanzialmente posto la loro pace sulla Siria - commenta Vittorio Emanuele Parsi, docente di Relazioni internazionali all’Università Cattolica – adesso vogliono normalizzare la situazione stabilizzandola ulteriormente. Non è ben chiaro come questo comitato sarà composto, sembra una corsa a far vedere che tutto il problema è stato risolto, quando noi sappiamo che c’è ancora in Siria almeno una zona di resistenza”. Da parte siriana, intanto, il governo di Damasco si è detto favorevole alla formazione del comitato costituzionale, come previsto dal processo negoziale mediato dall'Onu, ma sul futuro del Paese ha precisato il proprio rifiuto alla presenza di un’entità curda autonoma nel Nord-est.
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