Teologo Cox: l'arma contro il dio mercato è la religione popolare
Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
Il modello economico è sorretto da una “religione fondamentalista”: quella del mercato che “non accetta nessuna evidenza” capace di metterla in discussione. Per il teologo battista Harvey Cox il mercato “viene presentato come il potere dominante del nostro tempo”. È una sorta di “forza non umana o soprannaturale come il fato” che si deve accettare. Ed è anche “una contraddizione diretta del Dio cristiano” perché “non premia la compassione o la tenerezza”. “È stato creato dagli esseri umani ed è pertanto, secondo l’espressione biblica, un idolo”. Per questo, Papa Francesco nell’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” lo definisce “mercato divinizzato”.
Il crepuscolo del dio mercato
Molti uomini affidano le loro speranze per un futuro migliore al mercato ma questo sistema, afferma Harvey Cox, è destinato a fallire. “Il mercato e il cancro - sottolinea il teologo battista - hanno una caratteristica in comune: o crescono o muoiono”. “Ma un sistema economico/culturale/religioso che dipende dalla crescita infinita non può sopravvivere in un pianeta finito”. Il nostro povero pianeta sfruttato e maltrattato sta già iniziando a dirci, in termini inequivocabili, che si sta avvicinando ai propri limiti. Si incomincia a intravedere il crepuscolo del dio mercato”.
Crollo imminente
Quello attuale è un sistema economico non sostenibile. Il debito globale pubblico e privato è triplicato rispetto al 1950 raggiungendo il valore record di 184.000 miliardi di dollari. “È difficile vedere in che modo il nostro attuale sistema economico – spiega il teologo – possa sopravvivere al gigantesco crollo, che dato il grande accumulo di debito, appare ormai inevitabile, prima che poi”. Un epilogo al quale Harvey Cox lega queste domande: “Chi soffrirà di più per questa calamità?” “I ricchi troveranno modi per sfuggire?”
I “missionari” del dio mercato
La religione del dio mercato ha molti seguaci. In particolare, osserva il teologo Harvey Cox “i missionari del dio mercato usano ogni mezzo per accrescere la loro fetta, compresi, soprattutto l’insicurezza sessuale e confusione spirituale della gente. Il dio mercato insiste a dirci che dobbiamo comprare ora: non riflettere. Ma in fondo le sue promesse sono vuote e insoddisfacenti. E di fatto è così che devono essere, perché domani dobbiamo continuare ad acquistare e consumare”.
La religione popolare
Il magistero di Papa Francesco, conclude Harvey Cox, ci indica la risposta da contrapporre al dio mercato: “tra le intuizioni più importanti che ci ha proposto Papa Francesco ci sono il suo rispetto e la sua esaltazione della religione popolare. Se questa riesce a evitare di essere divorata e addomesticata dal mercato, può essere l’arma più preziosa della gente comune per resistere ai progetti imperiali del dio mercato”.
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