Vescovi francesi: genitore 1 e 2, verso decostruzione famiglia
“Ancora una volta, ci rammarichiamo di constatare il tentativo del Parlamento di decostruire la realtà familiare con il pretesto di unificare” i moduli amministrativi, scrive il presidente dell’organismo della CEF, mons. Bruno Feillet, vescovo ausiliare di Reims. “Lungi dall'essere ‘arretrato’ o ‘superato’ - prosegue - questa pratica di mettere ‘padre’ e ‘madre’ permette a ciascuno di noi di identificarci nelle generazioni successive. La scuola, in particolare, deve partecipare a questa percezione profondamente strutturante”.
Ciò rappresenta per mons. Feillet l’ennesima forma “della teoria del genere che vorrebbe rendere indifferente avere genitori dello stesso sesso o di sessi diversi. Inoltre, in nessuna famiglia, comprese le poche famiglie in cui ci sono due adulti dello stesso sesso, ci presentiamo come un genitore e genitore 2”. “Chi sarebbe il numero 1 e chi sarebbe il numero 2 tra i genitori? E in caso di divorzio, il numero 2 diventerà il numero 1?”, si chiede il presule che conclude auspicando che “il buon senso possa ritrovare tutto il suo posto per il bene primario dei bambini!”. Contrari all'emendamento, il ministro dell'Educazione nazionale, Jean-Michel Blanquer, e la deputata della maggioranza Anne-Christine Lang, per i quali questa disposizione non avrebbe dovuto essere inserita nella legge.
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