Israele: alleanza centrista sfiderà Netanyahu alle prossime elezioni
Elvira Ragosta – Città del Vaticano
Si chiamerà ‘Blu e bianco’ il nuovo partito centrista israeliano che punta a strappare la maggioranza al Likud dell’attuale premier Benyamin Netanyahu. Un ticket che nasce dall’alleanza tra Benny Gantz di ‘Resilienza per Israele’ e Yair Lapid di ‘C’è futuro’. Secondo i sondaggi l’unione tra l’ex capo di Stato maggiore Gantz e l’ex giornalista tv Lapid, potrebbe contare su una trentina di seggi, comunque non sufficienti per una maggioranza di governo, per la quale sarebbe dunque necessaria una coalizione con altre forze politiche.
I termini dell’alleanza
In caso di vittoria, i due protagonisti si alterneranno nel ruolo di primo ministro: per i primi due anni di mandato, l'incarico sarà svolto da Gantz, mentre Lapid sarà ministro degli Esteri e poi guiderà il governo per i due anni successivi. Entreranno a far parte della lista anche l'ex capo dell'esercito Gabi Ashkenazi e l'ex titolare della Difesa Moshe Ya'alon.
Il commento di Netanyahu
"Se non convinciamo la gente a non disperdere il voto con partiti che non superano la soglia elettorale, siamo in pericolo". Lo ha detto, secondo i media, il premier Benyamin Netanyahu, commentando la fusione centrista che ha portato alla nascita del partito 'Blu e bianco' di Beny Gantze Yair Lapid.
L’alleanza non ha un fondamento politico-ideologico
Per Dario Miccoli, ricercatore di lingua e letteratura ebraica all’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’alleanza centrista punta innanzitutto sulla volontà di ottenere una maggioranza di governo che non sia guidata da Netanyahu e che cerchi di contrastare quelli che a modo di vedere dei proponenti sono stati gli errori principali degli ultimi governi e riportare l’attenzione anche su questioni socio-economiche e disparità sociali tra centro e periferia. “E’ un’alleanza - prosegue Miccoli – che ha anche caratteristiche di fragilità, nel senso che non ha un fondamento politico-ideologico in senso stretto, ma è forse più dovuta alla contingenza politica israeliana”.
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