Fiaccola benedettina a Cracovia. La visita ad Auschwitz
Alla cerimonia erano presenti Anna Maria Anders, figlia del generale polacco che ha combattuto nella seconda guerra mondiale a Cassino e attuale Ministro plenipotenziario del Governo; l’ambasciatore italiano in Polonia, Aldo Amati; Katarzyna Likus, console onorario d'Italia a Cracovia e Marzena Paszkot delegata del sindaco di Cracovia. I valori del messaggio benedettino, in particolare quello della pace, sono stati sottolineati in tutti gli interventi dei partecipanti, così come l’appartenenza ad unica bandiera e Cracovia, città di circa un milione di abitanti e 200.000 studenti universitari e meta di Erasmus, ne è esempio tangibile.
La regola benedettina: sinonimo di pace, identità e cultura
“Sentiamo forte il dovere di rilanciare il carico di valori di identità e di pace che rappresentiamo come comunità, fortemente legate alla vita e alla storia di San Benedetto” ha detto il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno. “La regola benedettina ha valicato i confini nazionali ed internazionali. E’ riconosciuta come sinonimo di pace, identità e cultura: questi sono i messaggi che con emozione e responsabilità ogni anno portiamo in ogni Paese d’Europa. Vogliamo continuare a sperare – continua - che i valori di pace, di unità, di identità culturale che San Benedetto e i suoi monaci hanno portato ovunque, possano presto divenire quel faro verso cui tutti i popoli europei possano guardare per sentirsi uniti verso un’unica bandiera. Cracovia ospita molti giovani europei – conclude il sindaco Alemanno - a quei giovani non occorre spiegare il valore dell’unità della nostra Europa”.
Lo spirito di san Benedetto è foriero di unità e pace
“Il messaggio di San Benedetto dovrebbe essere da guida per tutti i politici d'Europa e foriero di unità e pace di cui abbiamo tanto bisogno – ha detto l’ambasciatore Amati -. Valori che quest’anno saranno irradiati da Cracovia”. L’Ambasciatore ha poi invitato a visitare le tre città ed in particolare Norcia, colpita dal sisma. “Pace, gioia, tolleranza e l’ ottimismo sono racchiusi nei sorrisi dei giovani che frequentano Cracovia” ha detto la console Likus, sottolineando come “la cooperazione con Italia sia per noi molto importante: le nostre scuole infatti sono già in contatto per scambi di cultura e di tradizioni”.
Per la prima volta, la fiaccola benedettina entrerà ad Auschwitz
La visita in Polonia prosegue oggi con la visita ad Auschwitz dove, per la prima volta, entrerà la fiaccola benedettina. Un luogo simbolo per non dimenticare l’importanza della pace. Domani, domenica 3 marzo, la solenne celebrazione eucaristica nella cattedrale di Cracovia cui seguirà, al pomeriggio, la visita al monastero di Tyniec dove saranno offerte le lampade ai monasteri benedettini polacchi che potranno così disporre della ‘luce di Benedetto’.
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