Nicaragua. Vescovi appoggiano ripresa dialogo e sperano in un invito
Patricia Ynestroza – Città del Vaticano
I vescovi della Conferenza episcopale del Nicaragua, riuniti ieri in sessione straordinaria, per riflettere sull'incontro per la tutela dei minori, tenutosi a Roma dal 21 al 24 febbraio, nel corso dei lavori si sono occupati della ripresa del Dialogo nazionale tra il governo e l'opposizione. Colloqui ai quali il card. Leopoldo Brenes è stato presente solo il primo giorno. In quella riunione, il porporato aveva detto che i vescovi erano pronti a partecipare ai colloqui ma non hanno ricevuto nessun segnale dal governo. L’episcopato però continua ad appoggiare le trattative e spera in un invito ufficiale. "In questo momento storico – affermano vescovi - il nostro più grande contributo come Pastori di questa Chiesa pellegrina in Nicaragua, continuerà ad essere quello di accompagnare le sofferenze, le speranze e le gioie della popolazione e di elevare preghiere affinché il Nicaragua trovi una soluzione pacifica in vista del bene comune. Al tavolo dei negoziati che sono ripresi ieri a Managua, in rappresentanza della Chiesa e della Santa Sede, è sempre presente il nunzio apostolico, mons. Waldemar Stanislaw Sommertag.
Preghiera per la pace, specialmente in questo tempo di Quaresima
Nel comunicato, i vescovi citano le parole di Papa Francesco quando ha detto loro che è necessario "saper progettare una cultura che privilegi il dialogo come forma di incontro, la ricerca del consenso e dell'accordo, per giungere ad una società più giusta e senza esclusioni". Ancora una volta chiedono al popolo di Dio di "intensificare le preghiere e digiunare per la pace" nel Paese, specialmente in questo periodo quaresimale che sta per iniziare.
Quarto giorno di negoziati
Il governo del Nicaragua e l'opposizione dell’Alleanza civica e democratica, hanno iniziato ieri la quarta sessione di negoziati per trovare una via d'uscita alla crisi che sta attraversando il Paese. L'Alleanza civica ha chiesto al governo di rispettare il calendario della "road-map" dei negoziati per passare ad accordi concreti. Finora, il governo e l'Alleanza hanno compiuto progressi solo su 9 dei 12 punti discussi, tutti relativi ad aspetti formali. Quelli ancora in sospeso sono questioni importanti come il rilascio dei prigionieri politici e la libertà di stampa.
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