Nicaragua: i vescovi invitano ad ascoltare le aspettative del popolo
Patricia Ynestroza – Città del Vaticano
Nel corso dei colloqui il governo di Daniel Ortega ha dichiarato di non accettare elezioni anticipate e condiziona il rilascio dei prigionieri politici alla sospensione delle sanzioni contro il Nicaragua. Il cardinale arcivescovo di Managua il card. Brenes ha detto che queste decisioni sono ora nelle mani dei negoziatori. "Credo che tutti i colloqui abbiano i loro progressi e le loro battute d'arresto - ha detto il porporato ai giornalisti - queste decisioni sono ora nelle mani di entrambe le parti. Come ho sempre detto, dobbiamo ascoltare i rappresentanti del governo e dell'Alleanza civica, affinchè si consultino con le loro basi e sentano le preoccupazioni della gente. Ora più che mai - ha detto il card. Brenes - è importante ascoltare con totale tranquillità, meditare, riflettere e agire come dice il Santo Padre”.
Prendere decisioni per il bene della popolazione
Alla domanda se ci sia serietà in questi negoziati, il porporato ha detto di confidare sulle persone che stanno conducendo questi negoziati in quanto sono persone conosciute a livello nazionale, “sono politici, uomini d'affari, persone della società civile - ha affermato- Credo che queste persone possano portare avanti questo processo responsabilmente. Noi vescovi non ci saremo fisicamente al tavolo dei negoziati, ma spiritualmente pregheremo affinché anche loro, come noi, si possano lasciare guidare dallo spirito, e che le loro discussioni non siano legate a fini personali o ad un partito o ad una certa ideologia, ma legate al bene comune del Paese". Per quanto riguarda l'invito del Governo che ha invitato l'Osa a partecipare a questi negoziati, il cardinale ha detto ai giornalisti che questo è un passo positivo, sperando che l'Organizzazione possa realizzare tutte le aspirazioni del popolo.
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