Al via la Giornata Bambini Vittime contro la pedofilia
Andrea De Angelis – Città del Vaticano
È incentrata sul tema “TutelAmi sempre” la XXIII Giornata dei bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza contro la pedofilia. L’iniziativa, che si concluderà il prossimo 5 maggio, è promossa dall’Associazione Meter che da anni è in prima linea nella lotta alla pedofilia e si prodiga per la tutela dell’infanzia.
La Giornata è celebrata in Italia e all'estero
La sigla Gbv indica questa giornata che è la prima manifestazione contro la pedofilia in Italia e all’estero, motivo di soddisfazione dunque per un’associazione che l’ha ideata e celebrata fin dal 1995. La conclusione è, come ogni anno, la prima domenica di maggio in Piazza San Pietro, anche se in questa occasione, per la concomitanza del viaggio di Papa Francesco in Bulgaria, una delegazione dell’Associazione Meter onlus non potrà essere salutata come ogni anno al termine del Regina Coeli.
L’amore autentico è quello che salva e protegge
In una nota Meter sottolinea come la Gbv sia importante “per riflettere sulla condizione dell’infanzia e per sensibilizzare la società civile, le comunità ecclesiali cattoliche e delle altre confessioni religiose sul triste fenomeno della pedofilia, della pornografia infantile e contro gli abusi sessuali sui minori. Per incoraggiare e per incoraggiarsi a perseverare con tenacia nell’azione in favore dei piccoli, dei deboli e degli indifesi, quali sono appunto i bambini e le persone vulnerabili, deboli e fragili”. Nella XXIII Giornata Bambini Vittime, da oggi fino a domenica, evidenzia Meter, “ricorderemo che c’è un bambino da tutelare attraverso l’amore. È l’amore, quello autentico, che salva e protegge!”.
L’informazione è decisiva per la prevenzione
“L’impegno è rivolto a tutti: mettersi in gioco per la tutela dei minori è un tema globale, che riguarda ogni angolo del pianeta”. Così ai microfoni di Radio Vaticana Italia don Fortunato Di Noto parla della XXIII edizione della Gbv. Il fondatore dell’Associazione Meter Onlus sottolinea come da 23 anni, con questa iniziativa, sono coinvolte diocesi, comunità parrocchiali, associazioni e soprattutto donne ed uomini di buona volontà e gli stessi bambini. “Su questo è fondamentale che ci sia informazione – spiega don Di Noto -, perché tali fatti vanno innanzitutto evitati”.
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