Venezuela: arrivati i primi aiuti umanitari
Si tratta di 24 tonnellate di aiuti, costituiti soprattutto da medicinali e batterie supplementari, da distribuire negli ospedali del Paese, come ha spiegato Mario Villaroel, presidente della Croce Rossa venezuelana. Sono giunti anche i primi generi alimentari, acqua potabile e pastiglie per la depurazione dell’acqua. La distribuzione, a Caracas, è iniziata dai quartieri di Caricuao e 23 de Enero. In quest’ultimo caso, si sono sentiti spari, probabilmente ad opera dei “colectivos” di Maduro, ma l’attività non è stata sospesa. Invece a Caricuao, l’operazione è stata interrotta dalla pioggia battente e dal grande afflusso di persone. “L’arrivo degli aiuti – spiega all’Agenzia Sir Susana Raffalli, nutrizionista della Caritas venezuelana – non è simbolico, ma piuttosto concreto e sarà di grande aiuto”. Nelle scorse settimane si è parlato di una collaborazione tra la Croce Rossa e la Caritas, l’organizzazione meglio organizzata sul territorio. “Ma al momento – prosegue Raffalli – non ci sono linee definite di coordinamento”.
Incessante l’aiuto della Chiesa alla popolazione
In ogni caso, va evidenziato che la Chiesa, attraverso la Caritas, mai ha cessato di far arrivare il suo aiuto alla popolazione stremata dalla crisi economica, sociale e politica che attraversa il Venezuela. Dal canto suo il Presidente venezuelano Nicolas Maduro, che a febbraio aveva chiuso i confini ed impedito che fossero fatti arrivare gli aiuti provenienti dagli Stati Uniti e da altri Paesi latinoamericani, ha accettato il sostegno della Croce Rossa dopo aver incontrato la settimana scorsa il presidente Peter Maurer. Juan Guaidó, che ha assunto l’incarico di Presidente ad interim, reduce da un tour nel nordovest del Paese, ha accolto con soddisfazione la notizia, pur precisando che si tratta di un aiuto parziale per contenere l’emergenza.
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