Villaggio per la Terra: curare l'ambiente e superare i conflitti
Salvatore Tropea – Città del Vaticano
Torna a Roma, alla sua quarta edizione, il “Villaggio per la Terra”, l’iniziativa sulla salvaguardia dell’ambiente organizzato da Earth Day Italia e dal Movimento dei Focolari. In collaborazione con i ministeri dell’Istruzione e dell’Ambiente e con i patrocini della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco e del Parlamento Europeo, l’evento porrà un focus particolare sulla tutela del Pianeta e sugli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Da oggi e fino al 29 aprile, alla Terrazza del Pincio e al Galoppatoio di Villa Borghese, saranno centinaia gli eventi gratuiti di scienza, sport, musica, arte, giochi e talk show, con un’attenzione particolare per i più piccoli.
Lo sport, una palestra per risolvere i conflitti
Ogni giornata sarà dedicata ad un tema, con altrettanti talk show per approfondire gli obiettivi delle Nazioni Unite e in particolare dell’Agenda 2030, declinati con le 5 P della sostenibilità: Peace, Prosperity, Partnership, Planet e People. La giornata inaugurale è dedicata appunto alla pace attraverso lo sport. Nelle giornate seguenti, invece, si parlerà di innovazione e sviluppo, Amazzonia anche in vista del Sinodo di ottobre, salute, clima e popolazione. L’evento di oggi ha inoltre ospitato la Giornata Diocesana del Gioco e dello Sport, organizzata dalle associazioni della Diocesi che in vario modo si occupano della crescita e dell’accompagnamento dei giovani attraverso la pastorale sportiva.
Vezzali: curare l’ambiente è come una gara di scherma
Tra i vari ospiti del primo giorno, la campionessa olimpica di scherma Valentina Vezzali, il rugbista Andrea Lo Cicero e l’atleta paralimpica Giusy Versace. “Attraverso lo sport si impara il rispetto delle regole, ad interagire con gli altri e soprattutto si diventa cittadini consapevoli” afferma a vatican News la Vezzali. “Si riesce quindi a comprendere – sottolinea – quanto sia importante la salvaguardia dell’ambiente e la necessità di preservarlo per chi verrà dopo di noi. Per l’atleta che nei soli Giochi olimpici ha conquistato ben nove medaglie, di cui sei d’oro, curare l’ambiente non è facile. “Serve tempo, pazienza e impegno – spiega – è un po’ come un incontro di scherma, si va avanti passo dopo passo, stoccata dopo stoccata fino al risultato finale”.
Celebrare la bellezza del Pianeta
“Il Villaggio è un’esperienza unica nella quale centinaia di organizzazioni cooperano per realizzare una grande festa” afferma Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia. “Si celebra in modo esclusivo - spiega Sassi - la bellezza della Terra e delle relazioni umane per gridare a tutti l’importanza di questo straordinario patrimonio che una esasperata economia di mercato sta mettendo seriamente in pericolo”. La cura della Casa comune, sulla scia anche della Laudato Si’ di Papa Francesco, è l’obiettivo primario sottolineato da Antonia Testa, del Movimento dei Focolari. “Occorre un protagonismo di popolo – racconta – un protagonismo fondato su un’alleanza intergenerazionale e sociale. Possediamo le risorse umane, intellettuali e spirituali adatte e necessarie all'impresa di assicurare un futuro al nostro Pianeta, che significa un futuro alle nuove generazioni”.
Giovani e bambini i protagonisti
I più piccoli sono al centro delle giornate del Villaggio per la Terra, con stand, eventi, iniziative e giochi dedicati alla scoperta dell’ambiente, del riciclo, della sostenibilità e delle buone pratiche per curare la natura. Sempre secondo Antonia Testa “i ragazzi sono i protagonisti e per questo è importante far dialogare le nuove generazioni con le istituzioni, con gli esperti del settore e con le associazioni che a vario titolo si interessano delle tematiche ambientali”. Da questi presupposti scaturisce l’altra sfida del Villaggio, ovvero “essere un luogo fisico e simbolico dove sperimentare i valori della solidarietà, della stima reciproca e della pace”.
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