Si conclude la XXIII Giornata Bambini Vittime contro la pedofilia
Luca Collodi – Città del Vaticano
Si concludono oggi le iniziative della XXIII Giornata dei Bambini Vittime dello sfruttamento e dell’indifferenza contro la pedofilia. Sul tema “TutelAmi sempre”. La Giornata Bambini Vittime, promossa dall’Associazione Meter, vuole sensibilizzare le comunità ecclesiali e la società civile sulla condizione dell’infanzia e sul triste fenomeno della pedofilia, della pornografia infantile e contro gli abusi sessuali sui minori. La Giornata ha inoltre ricevuto il Patrocinio del Senato e della Camera, l’adesione di numerose associazioni laiche e religiose, diocesi e parrocchie, scuole e famiglie. Quest’anno, in coincidenza del viaggio di Papa Francesco in Bulgaria e Macedonia del Nord, il raduno annuale a Piazza S. Pietro, oggi non si sarà.
La Giornata si celebra in Italia e all'estero
La Giornata Bambini Vittime è la prima manifestazione contro la pedofilia in Italia e all’estero. “Nasce nel 1995 ad Avola, nel quartiere della parrocchia Madonna del Carmine sede dell’Associazione Meter - ricorda il presidente don Fortunato di Noto - dalla sofferenza, lacrime, rabbia e dal dolore per l’infanzia violata di una bambina di 11 anni e di un ragazzo di 14 anni”. La Giornata si celebra dal 25 aprile alla prima domenica di maggio, in risposta alle giornate dell’Orgoglio pedofilo, suddivisa in due momenti celebrativi: il primo commemorativo con preghiere e riflessioni, il secondo dedicato a bambini e famiglie”.
L’informazione decisiva per la prevenzione
“L’impegno è rivolto a tutti: mettersi in gioco per la tutela dei minori è un tema globale, che riguarda ogni angolo del pianeta”. “La presenza e lo spirito con cui i bambini attendono questa giornata ogni anno è per me e per i volontari di Meter, afferma don Fortunato Di Noto al microfono di Luca Collodi di Radio Vaticana Italia, un forte incoraggiamento a continuare questo servizio all’infanzia. Un impegno silenzioso, faticoso. La Giornata è la testimonianza di una costante continuità nel migliore la condizione dei bambini anche attraverso una costante informazione e denuncia sui media”. ”Abbiamo la sensazione che l'infanzia sia sempre più dimenticata, vilipesa, violata, sfruttata, commercializzata, fin dall’inizio del concepimento. Tutto questo ci provoca dolore e sofferenza, ma anche tanto impegno personale e comunitario".
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