Gaza: nuovi scontri tra Israele e Palestina
Giordano Contu - Città del Vaticano
Gli scontri tra israeliani e palestinesi nei pressi della striscia di Gaza tornano a fare vittime. Circa 90 razzi sono stati lanciati sabato mattina sulle città dello Stato ebraico vicine al confine. Molti sono stati intercettati dal sistema di difesa isrealiano, ma un missile ha centrato una casa vicino a Ashqelon, senza provocare vittime. Immediata la replica di Israele con alcuni aerei e carrarmati che hanno colpito postazioni militari palestinesi, uccidendo una persona. Ieri altri tre arabi erano stati uccisi e altri 50 feriti durante la Grande marcia del ritorno organizzata da Hamas.
Una pace difficile
Le tensioni a Gaza si intensificano in modo ciclico, spiega Giorgio Bernardelli, esperto di Medio Oriente. Quando ci sono situazione di stallo “il pericolo vero è che venga sbloccato da un evento violento”. Intanto è passato oltre un anno dall'inizio la Grande marcia del ritorno: in questi 57 venerdì i palestinesi hanno chiesto di tornare a vivere nei territori che dal 1948 appartengono a Israele. “Pur con tutte le contraddizioni”, continua il giornalista, questa protesta “è l’unico promemoria sul fatto che a Gaza esiste una situazione insostenibile”. La Comunità internazionale, conclude, “deve ricominciare a credere che un processo di pace sia una prospettiva da incoraggiare”.
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