Giovani partecipanti alle manifestazioni per la pace del Sermig Giovani partecipanti alle manifestazioni per la pace del Sermig 

Sermig: al via il sesto Appuntamento internazionale dei Giovani della Pace

Inizierà nella mattinata di sabato 11 maggio a Bergamo, l’Appuntamento internazionale dei Giovani della Pace organizzato dal Servizio Missionario Giovani. Il Sermig mette al centro di questo incontro l'importanza della pace nel mondo e il conflitto generazionale tra padri e figli che spesso porta a violenza e a scontri

Matteo Petri - Città del Vaticano

Da quasi vent'anni il Sermig organizza gli Appuntamenti internazionali dei Giovani della Pace per prendere in considerazione le necessità di una riconciliazione tra la generazione dei padri e quella dei figli ed evitare quel pericoloso scollamento che può portare a far perdere ai giovani i valori e il senso stesso della vita. L’obiettivo di questi Appuntamenti è far mettere gli adulti in ascolto dei giovani.

Basta guerre e violenze

La tematica centrale dell’incontro di domani pomeriggio sarà “Basta guerre, facciamo la pace”. Tre gli ospiti illustri che parteciperanno: Franco Leoni Lautizi, oggi ottantenne e reduce della strage nazista di Marzabotto, padre Ibrahim Alsabagh, sacerdote di Aleppo e testimone diretto della devastante guerra siriana e Janette Chiappello, una giovane di 27 anni, arrivata in Italia fuggendo dal genocidio del Rwanda del 1994.

I giovani in dialogo con gli esperti

“La mattinata sarà dedicata ai “Dialoghi in Città” - spiega ai nostri microfoni la vicepresidente di Sermig, Rosanna Tabasso - faremo incontrare i giovani con degli esperti in vari campi per trasmettere quei valori che dovrebbero aiutare la vita dei giovani. Parleremo di ecologia, di disarmo, di accoglienza dell’altro nella sua diversità, di Europa, insieme a Vito Algieri Fontana, Nello Scavo, don Maurizio Patricello con le donne della Terra dei fuochi e tanti altri”.

Ascolta l'intervista a Rosanna Tabasso

Il programma del pomeriggio

“Nel pomeriggio ci sarà un appuntamento per promuovere la pace - dice ancora Tabasso - l’ideale di pace dev’essere la priorità da trasmettere alle nuove generazioni. Diventa fondamentale costruire la pace a partire dalle proprie responsabilità personali; questa è l’unica via per arginare quell’odio che sta prendendo piede nella nostra società”. Oltre all’incontro clou con Franco Leoni Lautizi, padre Ibrahim e Janette Chiappello, i giovani che parteciperanno potranno raccontare le proprie esperienze personali di pace, che noi chiamiamo 'Punti di Pace'.

Come è cambiato in oltre mezzo secolo il ruolo del Sermig

“I nostri arsenali sono porte aperte sulle città dalle quali entrano una moltitudine di persone con le loro situazioni e drammi personali", racconta la vicepresidente. Che ricorda: "Noi eravamo partiti, 55 anni fa, nel dare priorità alla fame nel mondo e quindi occupandoci di Africa e dei Paesi più poveri, ma poi abbiamo dovuto mettere la gente delle nostre città in cima ai nostri impegni: spinti dal bisogno di dare speranza e risposte concrete nelle nostre città dove la povertà è aumentata tantissimo negli ultimi anni”. “Negli ultimi anni dentro le nostre città, accanto a noi, c’è sempre più assenza di senso del vivere, assenza di speranza nel cuore delle persone e il nostro compito - conclude Tabasso - è andare a sostegno e in supporto delle persone che si trovano in queste situazioni”.
 

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

Photogallery

Giovani per la pace del Sermig
10 maggio 2019, 09:00