Dazi: l’India risponde agli Stati Uniti con nuove tariffe
Giordano Contu - Città del Vaticano
L'India oggi imporrà dazi su 28 prodotti statunitensi. Molti di questi sono beni alimentari come mele, noci, mandorle, ceci. Questa decisione è una risposta alla crescita delle tariffe imposto da Washington sulle importazioni di acciaio e alluminio di Nuova Delhi. Eppure i rapporti commerciali tra i due Paesi si erano rafforzati negli ultimi anni. Di recente, però, Trump ha deciso un aumento dei dazi sullo scambio di merci con Cina, Europa, Messico e India. “L’Amministrazione americana sta usando la politica commerciale come strumento di politica estera per estrarre migliori condizioni nei rapporti bilaterali con i vari Stati”, spiega Carlo Altomonte, docente di Economia all’università Bocconi. “Questo mette in discussione il sistema di regole multilaterale di liberalizzazione del commercio”.
Aspettando il G20
Il 28 e 29 giugno si terrà il G20 in Giappone. “Uno dei temi chiave è proprio quello di riaprire il negoziato sull’aggiornamento delle regole del commercio internazionale”, spiega Altomonte. Il summit di Osaka potrebbe essere l’occasione per riaprire il dialogo tra gli Stati, in particolare Cina e Stati Uniti, affinché si trovi una soluzione alle controversie. “Non penso che ciò avvenga subito, ma potrebbe essere l’avvio di una nuova fase negoziale”, commenta il docente. L’Unione Europea è un mercato importante sia per Washington che per Pechino e perciò potrebbe avere un ruolo come “mediatore”, continua Altomonte. Bruxelles “ha in mano le chiavi di una parte di questo negoziato” e il suo potere contrattuale “potrebbe essere funzionale per riportare gli Stati Uniti al tavolo della trattativa per l’aggiornamento di queste regole”.
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