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Incidente nave:presidente porto convocato da Ministero Incidente nave:presidente porto convocato da Ministero  

Incidente nave a Venezia. Patriarcato:il governo decida ascoltando la società

Oltre le polemiche e le discussioni, servono decisioni politiche frutto dell'ascolto della società. La riflessione a Radio Vaticana Italia è di don Fabrizio Favaro, vicario episcopale per gli Affari Economici e Rettore del Seminario patriarcale di Venezia, situato proprio sul canale della Giudecca dove domenica la nave della Msc ha urtato un battello provocando 5 feriti

Antonella Palermo - Città del Vaticano

"Venezia ha sempre vissuto del rapporto con l'acqua. Ma, da fattore di vita, non può diventare pericolo mortale". Così don Fabrizio Favaro, vicario episcopale per gli Affari Economici e Rettore del Seminario patriarcale di Venezia, situato proprio sul canale della Giudecca, a poca distanza dal luogo dell'incidente di domenica scorsa tra una nave crociera MSC e un vaporetto, commenta su Radio Vaticana Italia, il fenomeno ormai ininterrotto dell'ingresso delle grandi navi turistiche nel cuore della città lagunare.  Per ora sono indagati il pilota e il comandante ma anche soggetti estranei alla Compagnia coinvolti a vario titolo nella gestione degli eventi che hanno condotto all'incidente.

Crociere fattore di vita e non di morte

Lo ricordiamo, la Nave "Opera" della Msc crociere, di 275 metri per 65mila tonnellate di stazza, col motore in avaria, ma "in spinta",  è uscita fuori dal controllo del rimorchiatore che le faceva da guida e si è scontrata con la barca fluviale River Countess, che aveva a bordo 130 persone, ormeggiata di fianco all'imbarcadero San Basilio. 5 turiste straniere sono rimaste ferite. "Anche oggi , racconta don Fabrizio, le navi continuano a passare mentre le polemiche e le discussioni continuano, ma nulla cambia. Eppure soluzioni alternative ci sono."

Ascolta l'intervista a don Favaro

Economia, ambiente e abitanti

"Certamente questo comparto commerciale è importante per l'economia di Venezia, ma si deve trovare un punto di sintesi che tuteli gli abitanti e anche i delicati ecosistemi lagunari", sottolinea il sacerdote. Se dovesse far lei una proposta? "Richiederebbe una conoscenza di dati che purtroppo nel linguaggio comune spesso vengono o disattesi o in qualche modo interpretati in termini ideologici. Serve buon senso. Bisogna creare uno strumento per cui o le navi arrivano all'ingresso della laguna e poi i turisti vengono accompagnati con mezzi più piccoli, oppure, se possibile dal punto di vista idraulico, si deve scavare in profondità di canali esistenti in modo che la navigazione possa proseguire per vie esterne. La soluzione, che ancora manca da anni, in ogni caso - conclude Don Favaro - è necessaria e deve essere in ascolto attento e puntuale della società veneziana, altrimenti chi ci governa viene meno al suo dovere".

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04 giugno 2019, 12:53