Amazzonia, l’appello dei vescovi messicani e argentini
Eugenio Serra – Città del Vaticano
La più grande foresta del pianeta, quella della Regione amazzonica, brucia a ritmi allarmanti. Tra gennaio e agosto 2019, il numero di incendi è aumentato del 145% rispetto allo stesso periodo del 2018. A denunciarlo è Greenpeace Brasile che con una squadra ha sorvolato gli stati di Rondônia e Pará, situati nella parte nordoccidentale del Paese, per documentare la situazione degli incendi che, nelle ultime settimane, stanno devastando la foresta amazzonica. I vescovi latinoamericani non mancano occasione di richiamare l'attenzione su questo dramma.
La nota dei vescovi messicani
In una nota, la Conferenza episcopale messicana ha espresso una profonda preoccupazione per la grave situazione in Amazzonia. “Questa distruzione – si legge nel comunicato - questa rovina dell’ambiente, ci addolora nel profondo del nostro essere. Questo disastro è nato dall’uomo, quindi un cambiamento di paradigmi nel mondo è urgente. Poiché stiamo vivendo di consumo e di scarto, tutto questo ci ha portato a reificare la terra, ad abusarne, come afferma l’enciclica 'Laudato Si’”. Si legge infine l’esortazione “alle istituzioni politiche internazionali e ai governi che hanno il potere per combattere questi incendi di esercitarlo con urgenza” e l’invito comune a “unire gli sforzi all’impegno”.
Il messaggio della Conferenza episcopale argentina
Il presidente della Conferenza episcopale argentina (Cea), monsignor Oscar Ojea, vescovo di San Vicente, in un messaggio diffuso in vista della Giornata del Creato del 1° settembre, ha richiamato l’attenzione sulle drammatiche notizie che arrivano dall’Amazzonia e sulla capacità profetica di Papa Francesco “nel dire che dovremmo metterci d’accordo e chiedere ai governi e alle autorità mondiali di fermarsi a pensare a quello che stiamo facendo al pianeta”. Infine il vescovo Oscar Ojea ha invitato tutti a pregare il Signore affinché ci “insegni a vivere il paradigma della cura, del rispetto e della protezione della nostra sorella madre terra, che implica anche il rispetto, la cura e la protezione di qualunque essere umano che abita questo pianeta”.
La Confederazione dei Religiosi dell'America Latina
Anche la Confederazione dei Religiosi dell'America Latina alza la voce e si unisce al grido universale per la drammatica situazione che sta attraversando la foresta amazzonica. Si richiama, nella nota diffusa da Bogotá, al rischio della minaccia e della distruzione causata dagli incendi e alla perdita conseguente della biodiversità. Si fa appello ai governi responsabili dei Paesi amazzonici affinchè uniscano gli sforzi e agiscano tempestivamente per arginare questa situazione. Infine si invita tutti alla preghiera.
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