Meter denuncia oltre 200 portali pedopornografici
Marco Guerra – Città del Vaticano
Prosegue senza sosta la lotta dell’associazione Meter onlus contro la pedopornografia. Oggi l’associazione, che anima uno dei più autorevoli e attivi osservatori del mondo sul fenomeno della pedofilia on line, ha reso noto di aver segnalato 205 portali pedopornografici alla Polizia Postale Italiana e ad alcuni responsabili amministratori dei server provider.
Centinaia di migliaia di file
In particolare si tratta di centinaia di migliaia di file proposti ed esposti in vendita per i pedofili di tutto il mondo (circa 680 mila foto sono state segnalate in un solo portale). “È evidente che non possiamo pubblicizzare tale materiale e non lo faremo nel rispetto delle leggi in vigore – si legge nella nota diffusa da Meter -, ma è inquietante, assurdo, violento al limite della stessa violenza umana: oltre l’indicibile”.
Assente strategia internazionale
Solo in alcuni e sparuti casi, spiega ancora Meter onlus, c’è la collaborazione di alcuni server provider che rimuovono il contenuto e formalmente dichiarano di essere disponibili alla collaborazione con le Autorità del Paese dove è allocato il materiale pedopornografico. “Ciò conferma - conclude il comunicato - che a livello internazionale manca una vera e propria strategia chiara e trasparente di responsabilità e collaborazione nel contrastare il fenomeno che nel frattempo ha raggiunto livelli ben strutturati e criminali”.
30 anni di contrasto alla pedofilia
Meter è impegnata da 30 anni nel contrasto agli abusi sessuali sui minori, contro la pedofilia e la pedopornografia. L’associazione è stata fondata da don Fortunato di Noto, il quale attualmente ricopre il ruolo di presidente di Meter ed è membro del tavolo tecnico dell’Osservatorio Nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia online della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Aumenta il numero dei file scambiati
Meter collabora con le forze dell’ordine di decine di Paesi del mondo e ogni anno pubblica il Rapporto sulla pedofilia e pedopornografia. Nell’ultima indagine, riferita al 2018, si registra un aumento del numero di foto e video scambiati sul web e una diminuzione delle pagine web segnalate.
L’osservatorio Meter denuncia anche le nuove insidie che minacciano il minore durante la sua fruizione del web. Luca Collodi ha intervistato per Radio Vaticana Italia, lo stesso don di Noto in merito al fenomeno dell’adescamento di bambini e adolescenti tramite i videogiochi on line. Secondo il sacerdote siciliano il problema è nelle chat dei videogiochi e negli utilizzatori di queste chat. Don Di Noto ha quindi spiegato che pedofili di ogni età adescano i ragazzi più soli che mostrano più difficoltà di relazione. “Gli adulti carpiscono quella debolezza che può portare ad una sovraesposizione di sé e del proprio corpo”, ha detto ancora il presidente di Meter.
“Nelle chat – ha aggiunto – diventa più difficile la vigilanza dei genitori”. Don Fortunato Di Noto ha inoltre parlato della necessità di creare più presidi virtuali come Meter, ai quali bambini e ragazzi possono rivolgersi per chiedere consigli e prendere consapevolezza del danno subito.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui