Mozambico. Tra un mese il Papa in una terra che si apre alla riconciliazione
Antonella Palermo – Città del Vaticano
“Spero che questo accordo di pace che hanno firmato arrivi là dove ci sono realmente dei conflitti. Nella provincia di Capo Delgado ci sono state delle violazioni molto serie, persone che hanno perso la vita… Del resto, il Mozambico è un Paese ricchissimo di risorse, anche per questo motivo un conflitto di base permane”. Questo il commento di suor Rita Zaninelli, da una decina d’anni nel Paese, che dopo aver vissuto a lungo nel nord, nella provincia di Nampula, da alcuni mesi si è trasferita a Beira, per l’emergenza causata dai cicloni.
Un Paese assetato di pace e giustizia
Suor Rita si è impegnata a lungo nell’ambito della Commissione Giustizia e Pace della diocesi di Nampula: “Ci sentivamo molto coinvolti nel contrasto all’accaparramento delle terre, del traffico delle persone, della violenza familiare”, racconta. “Si è seminato, cercando di fare soprattutto un lavoro di base nelle comunità, stando vicini alla gente nella condivisione dei valori della pace e della giustizia. Penso che altri raccoglieranno i frutti”.
La preparazione per l’arrivo di Papa Francesco
“I rappresentanti ecclesiali sono tutti mobilitati - spiega Suor Rita - e a livello di comunità si percepisce una presa di coscienza di questa visita”. La religiosa non nasconde un certo rammarico per il fatto di non poterlo vedere a Beira: “Lo aspettavamo qua, abbiamo sognato per un po’ che arrivasse tra questa popolazione assai provata… Speriamo comunque che ci lasci un messaggio di speranza, di pace e riconciliazione per chi veramente ne ha bisogno”.
La tenacia delle donne contro la povertà
Suor Rita è impressionata dalla forza delle donne mozambicane: “Molte di loro non hanno più il marito, il compagno da cui hanno avuto i figli. Di fronte alla devastazione hanno cercato e cercano tutti i mezzi per riuscire a dare un pane e una vita più dignitosa ai propri figli”. In generale la città sta dando prova di una fortissima resilienza: “Quando piove e si entra nei quartieri più disagiati, la situazione è più triste, drammatica, ma il carattere dei mozambicani si esprime in tutta la sua peculiarità. Si resiste, si cerca di ricostruire, di ricominciare”.
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