San Giovanni Paolo II: targa commemorativa alla funivia del Gran Sasso
Marco Guerra – Città del Vaticano
Una foto rivenuta recentemente immortala l’allora vescovo ausiliare di Cracovia Karol Wojtyla, poi Papa Giovanni Paolo II, sostare alla base della funivia del Gran Sasso nel 1962. Wojtyla raggiunse per la prima volta la montagna più alta dell’Appennino in una domenica durante una pausa della prima sessione del Concilio Vaticano II, per poi farvi ritorno numerose volte da Pontefice a camminare, pregare o sciare in solitudine.
La targa alla stazione della funivia
L'associazione culturale San Pietro della Ienca, il Parco Nazionale del Gran Sasso e il Comune dell’Aquila hanno voluto ricordare quella giornata di cinquantasette anni fa con una targa posta alla base della Funivia – che parte dalla località Fonte Cerreto e arriva a Campo Imperatore – che è stata inaugurata oggi, sabato 17 agosto, alle ore 12, alla presenza di mons. Pawel Ptasznik, responsabile della sezione polacca della Segreteria di Stato Vaticana, dell'assessore al Turismo del Comune dell'Aquila Fabrizia Aquilio e dell'amministratore del Centro Turistico del Gran Sasso Dino Pignatelli.
Il primo santuario dedicato a Giovanni Paolo II
Nel pomeriggio, alle ore 16, mons. Pawel Ptasznik celebra una messa al Santuario di San Giovanni Paolo II in San Pietro della Ienca. La chiesetta ai piedi della catena montuosa, dove Wojtyla si recava in raccoglimento, è diventata nel 2011 il primo Santuario dedicato a San Giovanni Paolo II, a testimonianza del legame ancora vivo tra le genti dell’Abruzzo e la figura del santo polacco.
La memoria di mons. Pieronek
Intervistato da Vatican News, mons. Ptasznik ricorda che la messa è dedicata a mons. Tadeusz Pieronek, deceduto lo scorso dicembre e già presidente della Conferenza episcopale polacca, che, da giovane sacerdote, nel 1962 scattò la foto a Karol Wojtyla davanti alla funivia del Gran Sasso. “Gli abitanti di questi luoghi hanno voluto ricordare l’amore che Giovanni Paolo II nutriva per la montagna”, spiega mons. Ptasznik, “come luogo privilegiato per l’incontro con Dio e con se stessi nella natura”.
Montagna luogo per scoprire Dio
“Diverse volte Giovanni Paolo II esprimeva l’idea che la bellezza della montagna ci fa scoprire l’amore di Dio per l’uomo - aggiunge il presule – questo evento di oggi è anche un’occasione per sensibilizzare la gente al valore della natura”. Mons. Ptasznik sottolinea infine che sono diversi i luoghi del Gran Sasso in cui Papa Wojtyla “ha lasciato le sue tracce”.
Rassegne e premi dedicati a Wojtyla
“Riconobbi subito il luogo in cui era stata scattata quella foto”, così Pasquale Corriere, presidente dell’Associazione culturale San Pietro della Ienca, racconta a Vatican News il ritrovamento della foto del 1962 con Karol Wojtyla. “Oggi teniamo viva la memoria della presenza di san Giovanni Paolo II in questi luoghi tramite numerose iniziative”, spiega Corriere riferendosi al Premio internazionale “La stele della Ienca” che lo scorso anno è stato assegnato al Corpo della Gendarmeria vaticana e alla rassegna culturale “Il giardino letterario” dedicato ai temi religiosi.
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