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I vertici della Conferenza episcopale della Rd Congo I vertici della Conferenza episcopale della Rd Congo 

Vescovi del Congo salutano la formazione del nuovo Governo

La Conferenza episcopale congolese saluta la formazione della nuova squadra di governo annunciata dal Primo Ministro Sylvestre Ilunga Illunkamba dopo mesi di trattative seguite alle elezioni di dicembre e si dice pronta a sostenere il nuovo esecutivo se si adopererà “per migliorare le condizioni di vita dei congolesi”

Lisa Zengarini - Città del Vaticano

La Conferenza episcopale del Congo (Cenco) spera che il nuovo governo si metta al servizio del popolo congolese. Così il segretario generale della Cenco ha commentato a caldo la costituzione del nuovo esecutivo di coalizione annunciata lunedì dal Primo Ministro Sylvestre Ilunga Illunkamba, tre mesi dopo la sua nomina e sette mesi dopo l’insediamento del Presidente Felix Tshisekedi.

Il nuovo governo si per migliorare le condizioni di vita dei congolesi

Un processo difficile, frutto di lunghe trattative tra il Fronte Comune per il Congo, il partito dell’ex Presidente Joseph Kabila che non si è potuto candidare per un nuovo mandato, la Direzione per il Cambiamento, il partito di Felix Tshisekedi, principale avversario di Kabila alle elezioni dello scorso dicembre. “Speriamo che la lunga attesa sia compensata dalla qualità dei membri del governo", ha affermato padre N'shole che ha promesso l’appoggio della Cenco al nuovo esecutivo se esso si adopererà “per migliorare le condizioni di vita dei congolesi”. Il segretario dei vescovi si è detto comunque ottimista: "Ho guardato la lista, ci sono molte nuove figure, che possono suggerire che stiamo andando in una nuova direzione (.....). Il 30 dicembre, il popolo congolese aveva chiaramente espresso il proprio sostegno a un cambiamento nel sistema di governo".

Segnali positivi di cambiamento riconosciuti dalla Cenco

Di segnali positivi di cambiamento, nonostante le polemiche seguite al voto, i vescovi congolesi avevano parlato anche nel messaggio finale della loro 56.ma assemblea plenaria a giugno in cui. peraltro, rimarcavano il persistere di diversi problemi irrisolti: la corruzione diffusa in ogni ambito, i ritardi nell’organizzazione delle elezioni locali, il fallimento dell’economia, che vede numerose famiglie nell’indigenza e “migliaia di persone, tra cui un numero impressionante di bambini, vivere in una situazione di grave insicurezza alimentare, in un Paese fertile, ricco di abbondanti risorse naturali”. Inoltre, il messaggio denunciava l’insicurezza nell’Est del Paese, per le violenze perpetrate da diversi gruppi armati, alcuni dei quali di origine straniera.

40mila osservatori della chiesa alle elezioni di dicembre

La Cenco, che aveva inviato più di 40mila osservatori per monitorare il corretto svolgimento delle elezioni, attese dal 2016, e il conteggio dei voti, aveva messo inizialmente in dubbio risultati diffusi dalla Commissione elettorale, che ha attribuito la vittoria a Tshisekedi contro l’altro avversario di Kabila, il candidato indipendente Martyn Fayulu . Da allora, i rapporti tra i vescovi con i nuovi leader del Paese sono migliorati. Joseph Kabila ha guidato la Repubblica democratica del Congo per 18 anni, dopo essere subentrato al padre Laurent Desiré, presidente dal 1997 fino al 2001, quando fu assassinato. Nella nuova compagine di governo resta comunque forte la presenza dei sostenitori di Kabila.

 

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27 agosto 2019, 13:24