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Vescovi peruviani: proteggere vita e dignità dei venezuelani

In Perù compie un anno il Centro di Informazione e orientamento al migrante venezuelano. Dalla sua apertura, la struttura, iniziativa dell'episcopato peruviano, ha accolto 1.045 venezuelani, di cui il 44% donne e il 56% uomini

Isabella Piro - Città del Vaticano

Un anno fa, il 2 luglio 2018, nasceva in Perù il Centro di informazione e orientamento al migrante venezuelano, iniziativa dell'episcopato peruviano (Cep) creata per rispondere alle necessità della popolazione del Venezuela, giunta in Perù a causa della grave crisi politica, sociale ed economica del Paese d’origine. Ieri la Cep ha celebrato il primo anniversario del Centro con una speciale cerimonia, alla presenza, tra gli altri, del presidente dei vescovi, mons. Miguel Cabrejos Vidarte, e di Federico Agusti, rappresentante in Perù dell'Alto Commissariato Onu per i rifugiati.

“Fare rete”

“Questo Centro – ha detto il presule, che è anche presidente del Celam - cerca di dare un contributo alla tutela della vita e della dignità dei cittadini venezuelani emigrati in Perù, specialmente quelli che si trovano nelle situazioni più vulnerabili”. Non solo: il Centro cerca anche di “unificare le iniziative della Chiesa con quelle delle organizzazioni della società civile, che si pongono lo stesso obiettivo”.

Oltre 850 mila i venezuelani in Perù

Attualmente, sono oltre 850 mila i venezuelani arrivati in Perù ed è per questo che è nato il Centro: per “accogliere, proteggere, promuovere ed integrare i migranti”, ha ricordato il presidente della Cep, citando le parole di Papa Francesco. Dal presule anche il ringraziamento ai padri Scalabriniani e Gesuiti, impegnati attivamente nella Pastorale della mobilità umana, all’interno della Chiesa peruviana.

Accolti oltre mille migranti

Infine, qualche dato statistico: dalla sua apertura, il Centro ha accolto 1.045 venezuelani, di cui il 44% donne e il 56% uomini. Un totale di 741 persone sono state assistite direttamente e 304 indirettamente. In questo primo anno di operato, la struttura ha fornito informazioni su migrazione, occupazione, aiuti economici e alloggi. Oltre che “fare rete” con le organizzazioni della Chiesa cattolica e della società civile, il Centro collabora anche con organismi ecumenici ed enti internazionali, come l'Organizzazione internazionale delle Nazioni Unite per le Migrazioni e quella per il Lavoro.

Attenzione alla persona

Punto focale del metodo operativo è l’attenzione alla persona, la consulenza legale, il volontariato e la cooperazione, sia con le Congregazioni religiose che con gli Uffici pubblici del settore. Inoltre, è in atto un progetto di collaborazione con la Caritas del Perù per rispondere ai bisogni immediati dei migranti venezuelani.

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25 agosto 2019, 09:09