Una festa della fratellanza umana
Sr. Bernadette Mary Reis, fsp - New York
E’ stata la Biblioteca pubblica di New York il luogo scelto per la Festa della fratellanza umana di venerdì 20 settembre. Questo è il primo evento pubblico al quale hanno partecipato i membri dell’Alto Comitato creato per mettere in atto le disposizioni del Documento sulla fratellanza umana, lo storico documento firmato nel febbraio scorso da Papa Francesco e dal Grande Imam di al-Azhar, Ahmed el-Tayyeb, nel corso dell’Anno della Tolleranza.
Gli ospiti
Centinaia le persone delle più diverse tradizioni religiose che si sono riunite perché si sentono vicine ai valori suggeriti dal Documento. Il rev.do Kenjitsu Nakagaki si definisce “ambasciatore di pace” e vuole sapere perché si è scelto di usare il termine “fratellanza umana”, ma vuole anche essere certo che la tradizione buddista sia rappresentata a questa celebrazione. Il diacono Mike e sua moglie Ruth ci hanno spiegato che la compagnia nella quale è impiegato Mike sta lavorando al progetto e al disegno della Casa della Famiglia Abramitica, che sarà svelato alla fine dell’evento. Eban Heath è un artista e scultore che ha lavorato nei Paesi del Golfo; si sente attratto dal lavoro che sta compiendo il Comitato perché anche la sua arte, insieme alla passione della scrittura, rappresenta la cultura e illustra cosa può accadere quando diverse culture “iniziano a danzare insieme”.
Il tempo delle proposte positive
Il presidente del Comitato, il cardinale eletto Miguel Ayuso, ha dichiarato che la Santa Sede ha fatto tanto per contrastare il male e ora è il momento “di dimostrare in maniera positiva che la famiglia umana può convivere fraternamente”. Il fatto di essere parte del Comitato rappresenta il culmine del lavoro di una vita: “Creare il dialogo per superare la paura nei cuori e nelle anime”.
Guarire un mondo frantumato
L'ultimo inserito nel Comitato, il rabbino Bruce Lustig, ha parlato dell’importanza del Documento e del Comitato che ne metterà in pratica i suggerimenti. E’ stato incredibile, ha dichiarato, vedere due leader religiosi mondiali firmare un documento che rappresenta uno spartiacque sulla via dell’avvicinamento di ebrei, cristiani e musulmani, aggiungendo, inoltre, che i membri del Comitato vogliono portare la guarigione a un mondo frantumato.
La più importante dichiarazione firmata nella storia recente
Anche sua eccellenza Mohamed Khalifa Al Mubarak fa parte del Comitato in rappresentanza degli Emirati Arabi Uniti: ha commentato il fatto che in un mondo in cui tante sono le cose che dividono, gli Emirati sono impegnati a unire. Come un faro luminoso, vogliono portare la luce in un mondo buio, portando alla luce il Documento hanno assunto una chiara posizione: “La Dichiarazione – ha affermato – è la più importante firmata in questi ultimi tempi".
Uniche fondamenta per tre luoghi di culto
Sir David Adjaye Obe ha illustrato i suoi progetti architettonici per la costruzione della Casa della Famiglia Abramitica, un primo atto che va verso la realizzazione del Documento sulla Fratellanza Umana. Ad Abu Dhabi sono già avviati i progetti per la costruzione di una chiesa, di una moschea e di una sinagoga. I tre diversi luoghi di culto saranno uniti tra loro da fondamenta uniche e inseriti all’interno di un giardino: immagine dal significato importante per ciascuna delle tre maggiori religioni del mondo. "Sebbene realizzati secondo uno stile contemporaneo - ha spiegato Sir Obe - rimarranno fedeli alla loro tradizione religiosa.
Il progetto svelato
Come promesso, la serata si è conclusa mostrando un modello della Casa della Famiglia Abramitica. Lo spirito della fratellanza umana di cui si aspetta l’ispirazione è quindi già all’opera tra gli ospiti che hanno lasciato l’evento arricchiti dal contatto che hanno potuto avere con altre persone di ambiti culturali e religiosi diversi.
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