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Whirlpool: operai di Napoli davanti al Duomo Whirlpool: operai di Napoli davanti al Duomo 

Vertenza Whirlpool. Diocesi di Napoli: no a ‘uso e getta’ dei territori

"Whirlpool, Napoli non molla", una delegazione di operai in duomo a Napoli per l'odierna festa di San Gennaro. Chiesto il mantenimento dei livelli occupazionali. Card. Sede: Non possiamo permettere che ci tolgano il lavoro”. Intervista al vicario episcopale della diocesi

Alessandro Guarasci – Città del Vaticano

Una delegazione di lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli è stata questa mattina al Duomo della città partenopea dove oggi si è celebrato la festività di San Gennaro, patrono della città. I lavoratori hanno indossato una maglia con la scritta "Whirlpool, Napoli non molla" e chiesto il mantenimento dei livelli occupazionali. Due giorni fa l'azienda ha comunicato, nel corso di una riunione al Ministero dello Sviluppo economico, l'intenzione di vendere lo stabilimento di via Argine, nel quale lavorano oltre 400 operai, alla società Passive Refrigeration Solutions (Prs), attiva nel campo della produzione e vendita di container refrigerati. Per protesta i lavoratori ieri hanno bloccato l'autostrada Napoli-Pompei-Salerno all'altezza del casello dell'A3. I manifestanti si sono messi al centro dell'arteria e stanno tenendo un sit-in.

Sepe: non siamo territori da conquistare e abbandonare

Durante l’omelia, il cardinale Crescenzio Sepe, ha detto che "c'è da chiedersi: esiste ancora la Napoli dal 'core' grande e sincero? A noi cittadini della Napoli di oggi è dato di dover rispondere a questa domanda con verità quindi con realismo, con onestà e con coraggio, senza lasciarci prendere da una falsa nostalgia dei tempi che furono. C'è indubbiamente a monte, ed è evidente, un problema di uguaglianza sociale". E alla fine della celebrazione ha sottolineato: "In una regione come la nostra già così debole, già così provata per il lavoro, quel poco di lavoro ce lo tolgono, ce lo vogliono rovinare. Non dobbiamo permetterlo". Il 9 giugno il cardinale aveva celebrato una Messa proprio tra gli operai di via Argine e chiesto all’azienda di non chiudere lo stabilimento, aggiungendo che “Napoli, la Campania, il Sud, l’Italia non sono territori da conquistare e abbandonare”.

La chiusura dell’azienda un dramma per tante famiglie

Don Tonino Palmese, vicario episcopale del settore carità e giustizia della diocesi di Napoli, afferma che c’è “grande frustrazione. I nostri territori non possono essere considerati ‘usa e getta’. Una possibile chiusura sarebbe un dramma per tanta gente”.

Ascolta l’intervista a don Tonino Palmese

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19 settembre 2019, 12:34