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Un neonato nelle sue prime ore di vita Un neonato nelle sue prime ore di vita

Allattare al seno: il miglior inizio di vita possibile

Da oggi fino a lunedì 7 ottobre, l’allattamento sarà il solo protagonista dal Nord al Sud Italia. Una maratona di iniziative, tra cui flash mob, conferenze e attività informative, prenderanno vita al fine di aumentare la consapevolezza sull’importanza dell’allattamento

Chiara Colotti – Città del Vaticano

Cosa c’è di meglio per un neonato che nutrirsi del latte della mamma? Unico, specifico per ogni bebè e con una composizione ideale per le sue esigenze nutritive, il latte materno è il primo vaccino per ogni bimbo. La Settimana Mondiale per l’Allattamento (SAM) si propone così di promuovere questo gesto istintivo e naturale, offrendo al tempo stesso una preziosa occasione di incontro e confronto per le mamme.

I dati dell’Unicef

Allattare al seno è una pratica che contribuisce al pieno sviluppo cognitivo e alla crescita sana dei bambini. L’Unicef tuttavia rileva che, nel mondo, poco più del 40% dei bambini sotto i sei mesi si nutre esclusivamente del latte materno. Una percentuale che scende al di sotto del 24% nei Paesi a medio ed alto reddito. “La stragrande maggioranza delle donne in gravidanza, tuttavia, riferisce di voler allattare il proprio bimbo; questo trend negativo indica quindi una mancanza di supporto alle neomamme”, commenta Eleonora Piras, membro del direttivo del Movimento Allattamento Materno Italiano (MAMI) ed educatrice perinatale.

Ascolta l'intervista a Eleonora Piras

 

Una pratica salva vita

L’allattamento al seno è in grado di salvare la vita dei neonati e delle loro mamme, prevenendo ogni anno la morte di 823 mila bimbi sotto i 5 anni e di 20 mila mamme. “Se soltanto si capisse il valore immenso in termini di salute pubblica, ci sarebbe un maggior sostegno alle mamme” precisa Piras. Allattare al seno riduce infatti i tassi di morbilità e di mortalità infantile e protegge, al tempo stesso, le donne dal tumore al seno.

Che cosa è la SAM?

Organizzata a livello mondiale dalla World Alliance for Breastfeeding Action (Alleanza mondiale per interventi a favore dell’allattamento) e coordinata in Italia dal Movimento per l’Allattamento Materno Italiano (MAMI), la SAM è un’occasione per ricordare che l’allattamento è un vero e proprio gioco di squadra. Per avere maggiori possibilità di successo, questa pratica richiede la partecipazione attiva non solo del partner, ma anche dei familiari, dei colleghi e di tutta la comunità nel suo insieme. In particolare, “il tema di quest’anno, Potere ai genitori per favorire l’allattamento, sottolinea l’importanza di fornire informazioni corrette per far sì che i genitori compiano scelte consapevoli in merito all’allattamento” spiega l’educatrice.

Allattare al lavoro è possibile

Solo il 10% delle donne italiane continua ad allattare il proprio piccolo oltre i sei mesi di vita, una percentuale troppo bassa che in molti casi è dovuta al rientro lavorativo. “Più che contro il ritorno al lavoro - precisa Piras - si dovrebbe puntare il dito contro il mancato sostegno alle mamme lavoratrici”. Basterebbe davvero poco: allestire uno spazio adatto e attrezzato e garantire delle pause per l’allattamento.

Le "mamme peer"

“Mamme per le mamme Valdarno” è una delle realtà coordinate dal MAMI, che fa capo al programma internazionale promosso dall’Unicef “Insieme per l'Allattamento - Ospedali e Comunità Amici dei Bambini”. L’associazione è costituita da mamme peer (mamme alla pari) che, in seguito ad un percorso formativo presso un ospedale certificato “Amico dei Bambini”, offrono consigli e supporto ad altre mamme nella fase delicata e cruciale dell’allattamento. “La nostra associazione - spiega Veronica Botteghi, la presidente di Mamme per le Mamme Valdarno – ha un numero telefonico dedicato alle donne che hanno bisogno di supporto o anche solo di un semplice consiglio. Se vengono rilevate problematiche specifiche, che esulano dalle nostre competenze, consigliamo loro di rivolgersi ad uno specialista. Tuttavia, se possiamo fornire un sostegno da mamma a mamma, siamo sempre disponibili a farlo.”

Ascolta l'intervista a Veronica Botteghi

 

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01 ottobre 2019, 15:33