Immigrazione: localizzati a Lampedusa 12 corpi naufragati nei giorni scorsi
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Si muore ancora in Mediterraneo e, nelle acque del Mare Nostrum, muore la speranza di tanti in una nuova vita. Lascia senza parole il ritrovamento in fondo al mare dei corpi di 12 migranti, localizzati da un robot subacqueo a 50 metri di profondità a sud dell’isola di Lampedusa. Potrebbero essere le vittime del naufragio avvenuto tra il 6 e il 7 ottobre scorsi. I sommozzatori della Guardia Costiera si stanno immergendo per iniziare il recupero delle vittime. Un ritrovamento che lascia drammaticamente interdetti e che pone a ciascuno di noi precisi interrogativi. Dal canto suo il neo cardinale Michael Czerny, sottosegretario della Sezione Migranti e Rifugiati della Santa Sede, commentando questa ennesima tragedia del mare si è chiesto: “non notiamo che le nostre stesse anime si stanno distruggendo e annegando? Preghiamo, urgentemente, per loro e per noi”. Secondo il parroco di Lampedusa, don Carmelo La Magra, questi episodi non accadrebbero se la comunità internazionale riuscisse a organizzare percorsi sicuri.
R. – Le risposte a queste domande ci sono, perché la morte delle persone è causata dalle nostre chiusure. Quindi se ci fossero vie legali per far emigrare la gente in sicurezza tutto questo non accadrebbe. Quindi si pone un interrogativo ogni volta che episodi del genere accadono; un interrogativo che si scontra di fronte alla nostra presunzione di essere Nazioni democratiche e civili.
Altri migranti sono sbarcati e altri sono stati recuperati. Sta cambiando qualcosa nell’accoglienza sul territorio italiano?
R. - Quanto meno ultimamente stanno cambiando i toni, ma credo che ancora ci sia un po’ di strada da fare. Siamo ancora una Nazione che ha accordi con Libia, un Paese che ha qualche rapporto strano con il leader dei trafficanti … Certamente sono cambiati i toni. Ora, aspettiamo che cambino le leggi.
Accoglienza vera non vuol dire solo far entrare in un territorio, ma dare delle opportunità …
R. - Accoglienza vera vuol dire intanto far andare le persone dove pensano sia meglio iniziare una nuova vita e dove si sentono più realizzate e sicure e, certamente, fare in modo che questo avvenga nel migliore modo possibile nel rispetto delle leggi e della dignità della persona.
Altri migranti salvati a Taranto e Lampedusa
E intanto c’è chi ce l’ha fatta. Stamani la nave Ocean Viking, gestita da Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere, dopo aver attraccato al porto di Taranto, ha fatto sbarcare 176 naufraghi salvati nei giorni scorsi a largo della Libia. Tra loro, 131 uomini, 12 donne, fa cui quattro in stato di gravidanza e 33 minori, di cui 23 non accompagnati. I migranti saranno ora ospitati presso il locale centro Hotspot, per essere sottoposti alle procedure di identificazione. Successivamente, i minori non accompagnati troveranno temporanea sistemazione a Taranto, mentre è in programma il trasferimento degli altri cittadini in altre regioni italiane secondo il piano di riparto che sarà predisposto dal ministro dell'Interno.
Altro sbarco di migranti nella notte. Motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, con a bordo 180 persone sono giunte la notte scorsa a Lampedusa, identificata quale porto sicuro per lo sbarco. La Guardia Costiera riferisce dell’elevata presenza di donne e bambini in grave difficoltà dopo aver trascorso in mare molte ore.
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