Kuala Lumpur e Tbilisi prossime Capitali mondiali del libro
Roberta Gisotti – Città del Vaticano
Mentre fervono i preparativi a Kuala Lumpur, in Malesia, designata Capitale mondiale del libro 2020, è giunto ieri l’annuncio della città, Tbilisi in Georgia, che raccoglierà il testimone nel 2021. Come informa una nota dell’Unesco, promotrice dell’iniziativa, lanciata per la prima volta nel 2001, lo slogan della Giornata georgiana sarà ”Ok. Il prossimo libro è…”. Un’edizione concentrata sull’uso delle moderne tecnologie come potenti strumenti per promuovere la lettura tra i giovani e ragazzi, sempre più disabituati all’immersione nei testi scritti. Tra gli obiettivi anche quello di diffondere ed aumentare l’accessibilità ai libri in ogni ceto sociale e da parte delle categorie più svantaggiate. In programma un Festival del libro per bambini, un progetto digitale all'avanguardia per trasformare i libri in giochi e la ricostruzione della prima Casa editrice georgiana.
Una città che legge è una città che si preoccupa
Attuale città a detenere il titolo di Capitale mondiale del libro è Sharja negli Emirati Arabi Uniti. Prossima città nel 2020 sarà invece Kuala Lumpur, che ha scelto il motto “Prendersi cura della lettura”, perché “una città che legge è una città che si preoccupa” dei suoi abitanti, a partire dai cittadini più poveri. Gli eventi nella capitale malesiana inizieranno come sempre il 23 aprile 2020, in coincidenza con la Giornata mondiale del Libro e del diritto d’autore. Quattro i piani d’intervento: promuovere la lettura in tutte le sue forme, sviluppare le infrastrutture dell’industria del libro, favorire l’inclusione e l’accessibilità digitale, potenziare le capacità di apprendimento dei bambini attraverso la lettura. Tra le iniziative: una città del libro, una campagna di lettura per i pendolari sui treni, librerie e biblioteche all’aperto lungo i corsi d’acqua della città, recentemente restaurati. Sarà inoltre migliorata l’accessibilità per i disabili alla Biblioteca nazionale ed impiantati nuovi servizi digitali in 12 biblioteche, dislocate in zone povere di Kuala Lumpur.
Un’opportunità di sviluppo, un’occasione di dialogo
Da rilevare che si parla poco nella stampa e nei media internazionale di questo titolo di Capitale mondiale del libro, che al contrario riveste per le città che lo meritano un grande orgoglio e una grande opportunità per gli abitanti di sviluppo culturale a beneficio dei propri Paesi e una vetrina internazionale, che si rivela un’occasione di conoscenza e dialogo fra popoli.
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