Migranti, ancora un naufragio a largo di Lampedusa
Elvira Ragosta – Città del Vaticano
I 22 superstiti del naufragio, tra cui donne e bambini, sono stati trasferiti in porto. Il barchino su cui viaggiavano circa 50 persone è stato avvistato la notte scorsa dalla Guardia Costiera a 6 miglia da Lampedusa. Secondo una prima ricostruzione, quando sono arrivate le motovedette per il trasbordo, i migranti si sono spostati tutti da un lato dell'imbarcazione facendola ribaltare. Stando alle testimonianze dei sopravvissuti, tra i dispersi ci sarebbero anche 8 bambini. Le circa 50 persone a bordo del barchino di legno che si è ribaltato erano in maggioranza tunisini e subsahariani.
Le indagini
La Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta sul naufragio. Il fascicolo è, al momento, contro ignoti. Il procuratore capo Luigi Patronaggio ha inviato a Lampedusa un sostituto che seguirà da vicino l'evolversi della situazione. La Procura, secondo fonti stampa, starebbe cercando lo scafista dell'imbarcazione. L'uomo risponderebbe del reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e morte o lesioni come conseguenza di altro delitto.
Il viceparroco di Lampedusa: silenzio, preghiera e riflessione
Raggiunto telefonicamente, Don Fabio Maiorana, viceparroco di Lampedusa, racconta di trovarsi al cimitero dell’isola, dove sono stati portati due dei corpi recuperati. Di fronte a questo ennesimo naufragio, don Fabio dice: “Come Chiesa vogliamo avere tre atteggiamenti, innanzitutto il silenzio, poi la preghiera e infine la riflessione”.
In un altro salvataggio tratte in salvo 40 persone
Sempre nella notte, la Ong Open Arms ha salvato 40 persone che viaggiavano su una imbarcazione di legno, tra loro c’era anche un bimbo e un neonato. Sui social, intanto, appello della Mediterranea saving humans: “Nel Mediterraneo mancano sufficienti soccorsi: liberate le nostre navi bloccate in porto da provvedimenti assurdi ".
In Salento 25 migranti curdi soccorsi dopo 2 giorni in mare
Hanno raccontato di aver viaggiato per due giorni dalla Turchia, cambiando diverse imbarcazioni, i 25 migranti di nazionalità curdo-iraniana e curdo-irachena rintracciati ieri sera a Santa Maria di Leuca da militari della Guardia di Finanza. I migranti, tutti uomini, sono stati assistiti dal personale della Croce Rossa italiana e poi trasferiti al centro di prima accoglie Don Tonino Bello di Otranto.
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