Mozambico:ancora violenze intorno alle elezioni 2019
Francesca Sabatinelli - Città del Vaticano
Il Frelimo ha violato il recente accordo di pace, intimidendo e ricorrendo alla violenza per perseguire obiettivi politici.
E’ l’accusa che la Renamo - Resistenza nazionale mozambicana- lancia al partito al potere in Mozambico, che, secondo i parziali del voto di martedì scorso, sarebbe in vantaggio assieme il suo presidente Filipe Nyusi, in corsa per il secondo mandato. Le elezioni si sono svolte in un clima di forte tensione, così come la campagna elettorale, agitata da accuse di frode contro il governo lanciate dall’opposizione e dalla società civile.
13 milioni le persone chiamate alle urne, finora è stato scrutinato circa il 10 % delle schede. Secondo i sondaggi, Nyusi potrebbe arrivare al 75% dei consensi, distanziando così di larga misura il concorrente Ossufo Momade, leader della Renamo, l’ex gruppo ribelle della guerra civile che nell’agosto scorso aveva firmato col governo unaccordo di pace e disarmo che potesse mettere un punto agli scontri che si susseguono da oltre 40 anni.
Forti dubbi sulla equità e regolarità della campagna e del voto sono stati espressi dagli osservatori internazionali. Il Centro per l'integrità pubblica (Cip), una delle Ong di monitoraggio elettorale, ha ribadito su Twitter che la notte delle elezioni è stata caratterizzata da violenze "diffuse" e in alcuni casi "estreme". Nella città di Quelimane, ad esempio, la polizia avrebbe sparato più volte in aria per disperdere gli elettori che erano in attesa dei risultati, mentre diverse barricate sono state erette a Maputo e pneumatici dati alle fiamme. L'Istituto per la Promozione della Democrazia Sostenibile in Africa (EISA) e il Centro de Integritade Pubblica (CIP) hanno denunciato frodi elettorali, abusi e violenze. Tanti i casi di intimidazione soprattutto durante il conteggio delle schede.
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