Cerca

Bambini con le loro famiglia in fuga dai combattimenti nel nord della Siria Bambini con le loro famiglia in fuga dai combattimenti nel nord della Siria 

Unicef: appello per salvare la vita a 40 milioni di bimbi

Appello del Fondo dell’Onu per l’infanzia perché siano reperiti i fondi necessari per i programmi di assistenza e protezione dei bambini più poveri in Paesi colpiti da calamità e guerre.

Roberta Gisotti – Città del Vaticano

Rischiano la vita 41 milioni di bambini in 59 Paesi, colpiti da calamità naturali o da gravi tensioni sociali e conflitti armati. L’Unicef denuncia infatti di avere ricevuto quest’anno dai Paesi donatori solo la metà dei finanziamenti previsti per l’assistenza umanitaria salvavita dell’infanzia nel mondo.

Solo tre mesi per reperire la metà dei fondi

Su 4,16 miliardi di dollari previsti nel 2019 per soddisfare i bisogni di base legati a salute, istruzione, nutrizione e protezione di bambini e ragazzi in zone a rischio ne sono arrivati finora circa la metà, il 54 per cento. Restano dunque solo meno tre mesi per colmare la mancanza del 46 per cento dei fondi necessari per fronteggiare le emergenze, specie in Asia, in Pakistan, in Siria e nei Paesi vicini dove vivono 2,5 milioni di rifugiati siriani - in Turchia, Libano, Giordania, Iraq, Egitto – e ancora nello Yemen e in Bangladesh e poi in Africa nella Repubblica democratica del Congo, Camerun, nel Burkina Faso, in Eiopia, Libia, Nigeria, Sudan e Sud Sudan e infine in America Latina, ad Haiti e nel Venezuela. Questa la mappa delle situazioni di bisogno più acute per sostenere l’infanzia.

Rispondere ai bisogni fondamentali dei bambini

“Milioni di bambini vulnerabili nel mondo soffrono le terribili conseguenze di crisi umanitarie sempre più complesse,” dichiara Henrietta Fore, direttore generale dell’Unicef. “Senza ulteriori risorse, questi bambini non andranno a scuola, non saranno vaccinati, non riceveranno una nutrizione adeguata o non saranno protetti da violenza e abusi. Mentre continuiamo a chiedere di porre fine ai conflitti e una migliore preparazione alle emergenze, abbiamo bisogno di ulteriore supporto da parte dei donatori per aiutarci a rispondere ai bisogni più basilari dei bambini.”

30 anni dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia

L’appello dell’Unicef giunge in vista del prossimo 30mo anniversario della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata il 20 novembre 1989 e ratificata dal maggior numero di Paesi mai raggiunto su alcun un trattato umanitario. Convenzione che è stata determinante nel migliorare la vita di bambini, bambine e adolescenti, come sottolinea l’Unicef.

Traguardi raggiunti e mete da conquistare

In questi 30 anni, si sono infatti ridotte di oltre il 50 per cento le morti dei bambini sotto i 5 anni ed è quasi dimezzata la percentuale dei bambini denutriti. Ma sono ancora molte le sfide da affrontare anche in una prospettiva futura: 262 milioni di bambini e adolescenti non stanno frequentando la scuola; 650 milioni di bambine e ragazze si sono sposate prima dei 18 anni; 1 bambino su 4 vive in aree in cui le risorse idriche saranno estremamente limitate entro il 2040.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

22 ottobre 2019, 12:34