Dresda: il Consiglio comunale delibera su "emergenza nazismo"
Andrea De Angelis - Città del Vaticano
La delibera votata dal Consiglio comunale del capoluogo della Sassonia ha avuto un’ampia eco in tutta Europa, anche perché arriva a pochi giorni dal trentennale della caduta del muro di Berlino. La Germania, dunque, sotto i riflettori, a quasi un mese dall’attentato antisemita di Halle, dove persero la vita due persone. Una decisione presa però a maggioranza e senza i voti della Cdu, primo partito tedesco.
Le motivazioni della delibera
I consiglieri comunali di Dresda motivano la loro scelta con il fatto che "atteggiamenti e atti antidemocratici, antipluralisti, contrari all'umanità e di estrema destra, che arrivano fino alla violenza, vengono apertamente alla luce in maniera sempre più forte" nella città di oltre mezzo milione di abitanti. La delibera è stata votata da Verdi, post-comunisti (Linke), Liberali (Fdp) e socialdemocratici (Spd), mentre la Cdu non ha espresso voto favorevole giudicando l’iniziativa "mera politica dei simboli" e registrando un evidente "errore linguistico". In totale sono stati 39 i voti favorevoli e 29 quelli contrari.
“Enorme incertezza della classe politica”
“Quanto accaduto mostra l’enorme incertezza della classe politica liberal-democratica nel riuscire a definire ciò che sta succedendo”. Lo ha detto nella nostra intervista il politologo Gian Enrico Rusconi, studioso della società tedesca ed editorialista de La Stampa. Per Rusconi l’attentato di Halle di ottobre è un avvenimento grave, ma non l’unico accaduto di recente in Germania. “Anch’io in passato ho condiviso, forse con eccessivo ottimismo – dice il politologo – l’idea che nel Paese fosse stato acquisito un giudizio definitivo sul nazionalsocialismo, ovvero che la Germania – conclude – avesse risolto il problema”.
Le ultime elezioni a Dresda
Alle ultime elezioni statali, tenute lo scorso settembre, a Dresda il partito nazionalista di destra “Alternativa per la Germania” è arrivato secondo a pochi punti percentuali di distanza dalla Cdu, l’Unione Cristiano-Democratica di Germania. Nella città, dove cinque anni fu fondato il movimento di destra “Pegida” (il cui acronimo tedesco si può tradurre con “Europei patrioti contro l’islamizzazione dell’Occidente), nel 2018 secondo l’associazione Raa Sachsen ha registrato a Dresda 60 violenze di estrema destra, in aumento di circa il 20% rispetto all’anno precedente.
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