Unesco, Giovani volàno per un mondo più equo e solidale
Roberta Gisotti – Città del Vaticano
Sarà la più ampia riunione, negli ultimi 25 anni, di ministri della cultura e del’educazione, almeno 107 quelli attesi a Parigi, oltre a diversi capi di Stato e di governo e alle delegazioni di 193 Stati membri dell’Unesco.
Cultura e sfide della società
Tante le questioni da affrontare nell’agenda, articolata in due settimane di lavori dal 12 al 27 novembre, per fare il punto dei progressi e destinare risorse ai diversi settori di attività dell’organizzazione dell’Onu per la scienza, la cultura e l’educazione. Al centro del dibattito quest’anno sono le prospettive giovanili sul multilateralismo; l’inclusione e la mobilità nell’istruzione superiore; il ruolo della cultura di fronte alle sfide contemporanee; l’intelligenza artificiale; la violenza contro le donne; le buone pratiche per il cambiamento; il 30mo della Convenzione sui diritti dell’infanzia.
Giovani e multilateralismo
Ad inaugurare la Conferenza sarà domani 12 novembre l’incontro (Re) Generation, tra capi di Stato e di governo, per ripensare il multilateralismo puntando ad un rinnovato protagonismo dei giovani, uomini e donne impegnati in tutto il mondo per affermare il valore della solidarietà globale con l’obiettivo di realizzare società più inclusive e sostenibili. L’attenzione dell’Unesco sarà puntata ad ascoltare aspirazioni e aspettative dei giovani rendendoli protagonisti per un cambiamento di prospettive.
Istruzione superiore, inclusione, mobilità
A seguire, il 13 novembre, si riuniranno ministri dell’Educazione e rettori universitari per arrivare ad una nuova Convenzione globale sul riconoscimento delle qualifiche dell’istruzione superiore per sostenere la qualità, l’inclusione, la mobilità e la parità di accesso. Si tratta di un accordo innovativo, in preparazione dal 2011, per dare risposta ad 8 milioni di studenti e docenti, lontani dai propri Paesi d’origine, che aspettano il riconoscimento delle competenze acquisite e del lavoro accademico realizzato in diversi Stati. Il panorama dell’istruzione superiore è infatti caratterizzato da una crescente internazionalizzazione e mobilità accademica. Oggi sono ben 220 milioni gli studenti iscritti nelle Università di tutto il mondo, un numero che è raddoppiato negli ultimi dieci anni, destinato ad aumentare ancora, soprattutto in Africa.
Sviluppo sostenibile, coesione sociale, occupazione
Saranno quindi il 19 novembre i ministri della cultura ad essere interpellati sulle questioni più urgenti che attraversano le società del terzo Millennio per favorire un’economia equa, la coesione sociale, lo sviluppo sostenibile, la tutela dell’ambiente, l’istruzione universale, l’occupazione giovanile.
Violenza contro le donne
Altro appuntamenti importanti saranno il 14 novembre, dedicato alla violenza contro le donne e le ragazze, con la presentazione di uno speciale manuale per sensibilizzare i media e il 18 novembre, con un forum sull’impatto dell’intelligenza artificiale e gli standard etici. L’interrogativo di fondo sarà su come garantire che i progressi dell’IA non interferiscano con i diritti sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. Nella stessa giornata del 18 sarà dato spazio i giovani dell’Unesco per proporre le loro esperienze di dialogo, condivisione, conoscenze, cooperazione, quali protagonisti e promotori di positivi cambiamenti nei loro Paesi.
Dialogo tra bambini e politici
Da segnalare infine il 20 novembre un originale dialogo tra bambini e personalità politiche e organismi non governativi per un bilancio e per rinnovate proposte a 30 anni dall’approvazione della Convenzione Internazionale dei diritti dell’Infanzia.
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