Mostre. La Via della Bellezza di Piotr Merkury
Paolo Ondarza - Città del Vaticano
“Sono un pittore religioso anche quando dipingo una natura morta”. Era solito definirsi così l’artista siberiano Piotr Merkury morto due anni fa, il 4 novembre 2017, a Roma dove aveva vissuto e lavorato per quasi 30 anni ottenendo la cittadinanza italiana nel 2011. A lui è dedicata la prima mostra postuma, allestita al Palazzo Vescovile di Frascati. Titolo: "La via della Bellezza". E' un omaggio a quella via maestra che conduce l’artista e chi viene raggiunto dalla sua opera a contemplare il Bello, con la B maiuscola: la verità rivelata dal Vangelo di Cristo.
Opere dalla collezione personale dell'artista
Oltre 40 opere, tra dipinti, disegni, vetrate, alcune mai esposte prima, consegnano al visitatore la concezione estetica e l’interiorità di un uomo che a pieno titolo può essere definito un Maestro dell’arte sacra. Tra le opere in mostra, gran parte provengono dalla collezione personale dell’artista, e sono forse le più significative: quelle da cui non si sarebbe mai separato. Si tratta di tele, vetrate, dipinti, disegni che per Merkury e la sua personale ricerca del bello, avevano un significato speciale per la sua strada di artista.Egli fu pittore religioso non solo per i temi trattati, desunti dalla Bibbia, dal Vangelo, dalla tradizione dell’arte russa o dell’arte classica: “Re Salomone, “Ester”, “Trinità”, “Ave Maria”, Madonne, Angeli, sacro e simbolico si alternano nelle opere esposte.
Sensibilizzare al Bene e al Bello
Prevalentemente sacro, ma non solo, è il tema dell’esposizione organizzata dall’Associazione Piotr Merkury, nata – spiega la presidente Barbara Ferabecoli, collega e collaboratrice del pittore - “da una promessa e da una convinzione”: “la promessa fatta a Piotr di tutelare le sue opere, e la convinzione che la sua arte e il suo pensiero non debbano appartenere a pochi, ma possano diventare patrimonio di tutti. Promuovere la conoscenza di Piotr Merkury e dare vita ai progetti che egli stesso aveva a cuore, infatti, vuol dire continuare l’opera di sensibilizzazione al Bene e al Bello che questo grande artista ha perseguito con convinzione in tutta la sua vita”. Scopo dell’Associazione è infatti tutelare e promuovere il pensiero e l’arte di questo pittore, dando vita a progetti di carattere culturale e umanitario.
Un tratto grafico raffinato
Piotr Merkury (al secolo Petr Merkulov) nasce nel 1951 in uno sperduto villaggio della Siberia meridionale. Figlio di deportati, riesce ad affrancarsi da un destino di isolamento e povertà solo grazie alla spinta interiore che lo porta a diventare un artista. A 17 anni arriva a San Pietroburgo dove frequenta l’Accademia delle Belle Arti: qui si diploma con la medaglia d’oro. L’arte italiana lo affascina da subito, tanto da portarlo a trasferirsi nel Belpaese prima per soggiorni saltuari, poi definitivamente negli anni ‘90. A Roma esordisce come pittore da cavalletto, ma nei primi anni 2000 entra in contatto con il mondo dell’arte monumentale. Risale a questo periodo la fondazione dello studio “Hermes’ Light”. Merkury non tradisce mai l’originario amore per il disegno: il suo ductus grafico raffinato e pulito caratterizza infatti tutta la sua produzione.
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