La luce della Natività nelle Grotte di Postumia
Paolo Ondarza - Città del Vaticano
Una delle rappresentazioni della Natività più suggestive al mondo. Dal 25 al 30 dicembre torna all’interno della cornice mozzafiato delle Grotte di Postumia, in Slovenia, l’ormai tradizionale rappresentazione del presepe vivente: uno spettacolo lungo 5 km, suddiviso in 16 scene bibliche per una durata di 90 minuti, arricchite dalla presenza di 150 tra figuranti e musicisti.
Come duemila anni fa
La bellezza e la brillantezza delle incrostazioni calcaree è esaltata dalle oltre 2100 luci dislocate lungo il percorso delle grotte che con i loro 24 km di lunghezza sono le più estese del Carso e le più visitate d’Europa. Il silenzio e l’atmosfera senza tempo, ad una temperatura costante di 10 gradi centigradi, favoriscono lo stupore contemplativo della rievocazione della nascita del Salvatore del mondo, avvenuta nel freddo e nel buio di una grotta a Betlemme. Cristo è venuto a portare la luce nel mondo.
Una tradizione trentennale
Quest’anno lo spettacolo festeggia i suoi primi trent’anni di vita: il primo presepe vivente sotterraneo risale infatti al 1989. Fu la prima rappresentazione del genere in Slovenia, sebbene fosse statica e di dimensioni più piccole rispetto a quella che oggi viene messa in scena. I primi 3,5 km del percorso sono percorribili a bordo di un trenino, la prima ferrovia al mondo all’interno di una grotta calcarea realizzata nel 1872: i visitatori giungono così nelle diverse “sale” delle grotte, le cui maestose concrezioni, tra stalattiti e stalagmiti, sagomate dallo scorrere di infinitesime gocce d’acqua nel corso di milioni di anni, trasmettono un senso di piccolezza creaturale, e introducono alla meditazione del mistero e della grandezza del Creatore.
In treno e a piedi tra stalattiti e stalagmiti
Il percorso prosegue a piedi, passando in rassegna tutte le scene, illustrato da guide professionali. La visita è accompagnata dalla musica suonata dal vivo da musicisti e raffinati vocalisti e si conclude con la scena della Natività, sotto il volo degli angeli e ai piedi del luminoso albero di Natale, allestito nella cosiddetta Sala dei concerti.
Uno spettacolo nello spettacolo, sottoterra
“Si tratta di uno spettacolo preparato durante tutto l’anno; – spiega Ilenia Sautariello, responsabile per l’Italia delle Grotte di Postumia - la principale cosa a cui si presta attenzione è il rispetto del luogo nel segno di un turismo sostenibile: le grotte sono infatti molto delicate. Non mancano le sfide: portare all’interno delle grotte 150 professionisti, tra attori, cantanti, coristi e musicisti, oltre che strumenti delicati come l’arpa, non è cosa facile. Inoltre gli attori devono rimanere per svariate ore all’interno delle grotte ad una temperatura costante di 10 gradi centigradi, ma sono allenati per farlo”. “La cosa che è più apprezzata dal nostro pubblico – conclude Sautariello – è che acquistando un singolo biglietto si possono ammirare due spettacoli: le grotte e la rappresentazione della Natività”.
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