In Guatemala, l’Assemblea di ALAS per costruire vie di giustizia
Antonella Palermo – Città del Vaticano
E' in corso in Guatemala, fino al 10 dicembre, giorno dedicato alla Giornata Mondiale per i Diritti Umani, la terza Assemblea di ALAS, America Latina Alternativa Social, la Rete latinoamericana della Fondazione Libera. Si tratta di un appuntamento periodico che la Rete organizza per rinnovare le energie, i saperi, le esperienze, i progetti. La scelta del Guatemala, come sede, non è casuale: un Paese attraversato da alti livelli di violenza, corruzione, criminalità. Da qui si dà voce a tanta parte di società civile, spesso inascoltata. Settacinque i delegati da più di sessanta organizzazioni di oltre dieci paesi del continente: Argentina, Brasile, Colombia, Equador, Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua, Perù e Repubblica Dominicana e la delegazione di Libera dall'Italia.
Progettando il futuro
“Cerchiamo di far capire che la risposta internazionale alle mafie, alla violenza criminale e alle diverse forme di corruzione non deve essere solo in carico delle istituzioni ma anche della cittadinanza”: spiega la referente di Libera, Giulia Poscetti. L’impegno, come recita il motto dell’iniziativa, è progettare il futuro, continuando a sognare con fiducia e per creare spazi di cambiamento. “I giovani – racconta Poscetti – sono una presenza determinante in America Latina dove il 90% dei reati sono impuniti, eppure da loro vengono i segnali di cambiamento, si mobilitano nonostante in alcune aree ci sia la repressione”. “Stanno facendo antimafia sociale, rispondendo con coraggio anche alle minacce che ricevono”. All’Assemblea prenderà parte anche il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti, che racconterà il lavoro dell’associazione in Europa e in Africa. “In molte parti del mondo – spiega Giulia Poscetti – si sta diffondendo l’idea che Libera ha portato avanti fin dal 1995 ovvero che la società civile in tema di criminalità e mafie può fare la differenza”.
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