Un Natale di solidarietà. A tavola con Sant’Egidio
Salvatore Tropea - Città del Vaticano
Un Natale di condivisione, accoglienza e solidarietà. Come ogni anno si è rinnovato nel giorno del 25 dicembre il Pranzo che la comunità di Sant’Egidio condivide con poveri e senzatetto. Coinvolte molte città italiane.
Impagliazzo: in aumento la solidarietà
“Nessuno rimane escluso, perché viviamo la gioia di tante solitudini” che in queste giornate “diventano famiglia”. Sono le parole di Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, che in una nota ha reso noti i numeri della solidarietà. Nel giorno di Natale, infatti, sono state 240mila le persone che hanno partecipato ai Pranzi, delle quali oltre 60mila solo in Italia. Nella penisola sono state coinvolte oltre cento tra grandi e piccole città, tra cui Roma, Napoli, Genova, Messina, Milano, Bari, Firenze, Torino, Novara, Padova, Catania, Palermo, Trieste. “Qui chiunque può guardare con speranza al suo futuro – il commento di Impagliazzo – sia chi serve, sia chi viene servito”.
Il saluto del Papa a Santa Maria in Trastevere
Una tradizione quella dei Pranzi di Natale con i poveri, soprattutto nella Basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma, dove l’evento si tiene dal 25 dicembre del 1982. Quest’anno, oltre al parroco don Marco Gnavi, erano presenti tra gli altri, anche i cardinali Walter Kasper e Michael Czerny, il vescovo ausiliare di Roma Est, monsignor Gianpiero Palmieri, l'assessore a Persona, Scuola e Comunità Solidale del Campidoglio, Veronica Mammì, e il nunzio della Santa Sede in Italia, monsignor Emil Paul Tscherrig, che ha portato gli auguri di Papa Francesco.
Uno accanto all’altro, nelle diversità
Dai senza fissa dimora ai rifugiati venuti con i corridoi umanitari in Europa, dagli anziani soli alle famiglie in difficoltà, fino ai bambini di strada e ai poveri che vivono nelle grandi bidonvilles dell’Africa e dell’America Latina. Tante persone diverse tra loro che si sono ritrovate una accanto all’altra a tavola. A Santa Maria in Trastevere, inoltre - dove in rispetto dell’ambiente l’apparecchiatura era completamente plastic free - hanno contribuito in tanti alla realizzazione del pranzo, compresa la Comunità Ebraica che ha offerto piatti di lasagne kosher. Presenti a tavola anche alcuni rifugiati giunti dall’isola greca di Lesbo lo scorso 4 dicembre, grazie ad uno speciale corridoio umanitario dell’Elemosineria Apostolica e della Comunità di Sant’Egidio.
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