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Ossana, in Val di Sole, è il borgo dei mille presepi "green"

Saranno 1600 i presepi esposti fino all’Epifania, il 6 gennaio, fra le vie di Ossana, borgo medievale dell’Alta Val Di Sole, in Trentino, che quest’anno festeggia la 20ma edizione dell’iniziativa

Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano

E’ all’insegna della sostenibilità ambientale e dell’innovazione l’appuntamento 2019 con i presepi del borgo trentino di Ossana. Un evento che da 20 anni propone interessanti novità e che quest’anno si presenta “green”, con natività fatte di frolla, di legno, addirittura plastic free a km 0, vero manifesto delle eccellenze agroalimentari solandre, realizzate con prodotti sfusi o in vetro. Quella di quest’anno è un’edizione record per il numero delle opere esposte, 1.600, dislocate lungo i vicoli dell’antico borgo e nelle rovine del Castello di San Michele, tutte realizzate da artigiani e artisti locali, alle quali si uniscono anche quelle prestate da collezionisti italiani e internazionali.

Presepi di frolla, plastic free e con prodotti agricoli a km 0

A passeggio per il borgo, illuminato dalle lucine e dalle candele, si scopre un presepe ad altezza naturale realizzato con legno trentino con certificazione di provenienza da foreste gestite in modo responsabile, uno in movimento, che rappresenta la vita contadina di un tempo, e poi ancora uno di pasta frolla, uno di due metri quadri composto con prodotti dell’agricoltura, ce ne è persino uno nato dalla creatività di alcuni studenti che, in collaborazione con le università di Trento e di Milano, presentano un piccolo presepe illuminato da batteri bioluminescenti.

Ossana panorama
Ossana panorama

Artigiani, agricoltori e allevatori, le anime della montagna

“Per noi il presepe è sempre stato importante – racconta il sindaco di Ossana, Luciano Dell’Eva – venti anni fa abbiamo pensato a questo percorso dei presepi e siamo riusciti a valorizzarlo in modo tale da farlo divenire internazionale. Arriviamo anche sin dentro le case, perché usiamo le cantine dei privati che gentilmente ci hanno concesso i luoghi. Vi sono presepi di tutti i tipi fatti con gli strumenti e in tutti i materiali possibili e immaginabili”. Senza gli artigiani, gli agricoltori, gli allevatori, la montagna non esisterebbe, è la considerazione del sindaco Dell’Eva, “poiché sono un baluardo indispensabile per la gestione attiva del territorio e per la sua conservazione futura”.

Ascolta l'intervista a Luciano Dell'Eva nella trasmissione Strada Facendo

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04 dicembre 2019, 13:05