Giornata Onu Fratellanza. Teologa Houshmand: una necessità assoluta
Antonella Palermo - Città del Vaticano
All’indomani della richiesta alle Nazioni Unite, da parte di Papa Francesco e dell’Imam di Al-Azhar Al Tayyeb, di istituire una Giornata Mondiale della Fratellanza Umana il 4 febbraio, e di partecipare insieme all’organizzazione, in un prossimo futuro, di un Summit mondiale sulla Fratellanza Umana, la teologa islamica Shahrzad Houshmand - docente alla Facoltà di studi orientali all'Università La Sapienza e alla Pontificia Università Gregoriana - commenta con entusiasmo questo gesto, ricordando ai nostri microfoni come “già un grande Papa come Paolo VI, nel 1965, pur criticato dai grandi leader politici, si recò all’Onu per diffondere l’appello a ritornare alla coscienza e al dovere di collaborare insieme per il destino dell’unica famiglia umana.
Il lavoro delle religioni sui valori comuni
Papa Francesco, su quelle orme – spiega - è stato veramente un maestro. Islam e cristianesimo possono davvero lavorare per i valori comuni che hanno: la figura di Maria, che per ambedue è la madre dell’umanità e la maestra e l’esempio di fede. Oggi è più che mai urgente lavorare per il bene comune dell’umanità per essere religioni credibili. Una religiosità che si chiude nelle mura di un edificio e difende solo i propri individuali valori non può essere credibile. Questo passo è un passo di testimonianza credibile per un mondo che soffre.La teologa ricorda “quel passo meraviglioso” del Documento di Abu Dhabi in cui si fa appello a un “Dio che vuole venire a condividere la sorte umana” e subito si fa riferimento ai poveri, ai miseri, ai bisognosi e agli emarginati “che ha comandato di soccorrere”: è un inno, questo, a salvaguardare la nostra casa comune e la famiglia umana.
Pace è parola urgente
La richiesta di istituire una Giornata della Fratellanza è considerata dalla professoressa Houshmand “una necessità assoluta. Se non c’è pace tra le religioni non potremo portare la pace nel mondo. E la pace oggi è la prima parola urgente”, scandisce. “Collaborare insieme tra le religioni è la via maestra per portare la pace nel mondo – conclude – e l’apprezzamento e la disponibilità espressa dal segretario Onu Antonio Guterres rispetto a questa iniziativa è un segnale che dà gioia, speranza, ossigeno ad una umanità che ha bisogno di grandi maestri”.
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