Ancora proteste in Francia contro la riforma delle pensioni
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
In Francia riprende vigore il confronto tra la protesta della piazza e le politiche economiche del governo e del presidente Macron. In particolare la capitale Parigi ha vissuto un giorno di paralisi, ma anche di violenze. Al centro della questione c’è lo sciopero contro la riforma delle pensioni voluta dal capo dell’Eliseo, che durerà fino a lunedì. Tensioni e scontri in una città blindata, per alcune centinaia di black bloc che a volto coperto hanno anche dato alle fiamme alcuni cassonetti. Numerosi i danneggiamenti ad esercizi commerciali. Trasporti paralizzati, ferma la metro parigina. Scuole chiuse. Antoine Marie Izoard, caporedattore del periodico francese, Famille Chretienne, riferisce della grande difficoltà dei francesi causata dallo sciopero generale.
Attesa per le risposte del governo
Tra qualche giorno il governo dovrebbe dare risposte concrete sui lineamenti della riforma delle pensioni, che tanta preoccupazione sta suscitando nella popolazione. La speranza è che la contrapposizione di questi giorni si trasformi in dialogo. Ma Izoard spiega come la situazione attuale ricordi quella del 1995, quando tre settimane di paralisi dei trasporti e dei servizi, con manifestazioni quotidiane, costrinsero il governo dell’allora premier, Alain Juppé, a rinunciare al progetto di riformare assistenza sociale e pensioni. Intanto il Paese transalpino rischia di vivere nuove tensioni con proteste e manifestazioni anche nei prossimi giorni. Un corteo dei lavoratori bloccherà martedì prossimo il centro di Parigi.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui