2020 Anno internazionale della salute delle piante
Roberta Gisotti – Città del Vaticano
“Come per la salute umana o animale, anche per le piante prevenire è meglio che curare”. Lo ricorda Qu Dongyu il direttore generale della Fao, l’agenzia dell’Onu per l’agricoltura e l’alimentazione, in apertura dell’Anno 2020 dedicato dalle Nazioni Unite alla salute delle piante. Pochi infatti riflettono sull’importanza di tutelare le piante, che forniscono l’80 per cento del cibo che mangiamo e producono il 98 per cento dell’ossigeno che respiriamo, ma che sono esposte alla costante e crescente minaccia di malattie e parassiti.
Clima e attività umane hanno alterato gli ecosistemi
“Le piante costituiscono la base della vita sulla Terra – e sono il pilastro più importante della nutrizione umana. Ma – ammonisce Qu Dongyu – non possiamo dare per scontato che le piante godano di buona salute”. I cambiamenti climatici e le attività umane stanno infatti alterando gli ecosistemi, riducendo la biodiversità e creando condizioni ideali per lo sviluppo di parassiti, avverte la Fao. Nell'ultimo decennio il volume dei viaggi e del commercio internazionale è triplicato aumentando il rischio di diffondere rapidamente malattie e parassiti in tutto il mondo, causando gravi danni alle piante autoctone e all'ambiente. Malattie e parassiti che spesso sono impossibili da debellare ed hanno una gestione lunga e costosa. Proteggere le piante è quindi molto più economico che affrontare le emergenze fitosanitarie. Per questo il direttore generale della Fao sollecita interventi tempestivi, sottolineando che c'è ancora molto da fare.
Malattie e parassiti distruggono il 40 per cento delle coltivazioni
Ogni anno – denuncia la Fao - il 40 per cento delle coltivazioni mondiali viene distrutto da malattie e parassiti, causando perdite commerciali per oltre 220 miliardi di dollari, con gravissimi danni all’agricoltura, principale fonte di reddito per le comunità rurali più povere e riducendo alla fame milioni di persone. Se "destiniamo le risorse necessarie e aumentiamo il nostro impegno per la salute delle piante”, “interveniamo per il bene delle persone e del pianeta", spiega in un messaggio António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, sollecitando politiche ed interventi in questo campo, fondamentali per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, fissati dall’Onu entro il 2030.
Rispettare le norme e gli standard fitosanitari
E’ quindi importante rafforzare il rispetto delle norme e degli standard fitosanitari internazionali. I governi – chiede l’Onu - dovrebbero responsabilizzare le organizzazioni e le istituzioni per la tutela delle piante, fornendo loro adeguate risorse umane e finanziarie ed investire di più in ricerca e divulgazione in materia fitosanitaria e in tecniche e tecnologie innovative. Gli stessi agricoltori dovrebbero adottare metodi e pratiche rispettosi dell'ambiente. Sarebbero infine necessarie alleanze strategiche tra politici, mondo accademico, centri di ricerca, società civile e settore privato.
Attenzione ad acquisti all'estero, on line o via posta
Un richiamo infine per tutti i cittadini a fare attenzione quando si ordinano piante e prodotti vegetali online o attraverso il servizio postale, in quanto i pacchi possono facilmente eludere i normali controlli fitosanitari. Un monito anche a tutti i viaggiatori che portano con sé piante e prodotti vegetali (semi, verdure, fiori recisi), che potrebbero diffondere malattie e parassiti. Il consiglio è di consultare in anticipo le autorità fitosanitarie del proprio Paese per assicurarsi di essere in regola con le norme in materia.
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