Coronavirus: emergenza globale, due decessi in Italia
Amedeo Lomonaco - Città del Vaticano
L’emergenza coronavirus è sempre più globale. A livello internazionale, le persone contagiate sono oltre 76 mila. In Cina il numero dei nuovi casi è tornato a salire dopo molti giorni di flessione. Complessivamente, i morti in Cina sono finora almeno 2345. E sale di ora in ora il numero delle persone contagiate in Corea del Sud, nuovo fronte dell’emergenza, dove i casi accertati sono finora 204. Sono saliti a 34 gli americani contagiati dal coronavirus. Resta alto l’allarme anche in Giappone, dove i croceristi della Diamond Princess sono stati fatti sbarcare nonostante grandi dubbi sull’efficacia della quarantena a bordo. E in Iran, dove dopo i primi due morti sono stati riportati altri tre contagi.
Primo decesso in Italia
In Italia si registra i primi decessi. Si tratta di un uomo di 78 anni e di una donna in Lombardia. Al momento sono almeno 29 le persone in Italia risultate positive al test del coronavirus. Preoccupazione è stata espressa dal presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Gualtiero Bassetti: “Dobbiamo veramente seguire tutte le norme igieniche. Ci sarà qualche sacrificio da affrontare. Se è per il bene della salute e per il bene dei nostri cittadini, affronteremo qualche sacrificio”.
Allarme dell’Oms
Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) lo scenario è sempre più preoccupante: il tempo per fermarla "sta per scadere", ha avvertito il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus. Si teme, in particolare, la diffusione del virus in Paesi con sistemi sanitari più vulnerabili. L’Oms ha invitato la comunità internazionale ad agire rapidamente, sia per rafforzare le misure di constato al contagio sia per garantire adeguati finanziamenti.
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