Filippine: linee-guida dei vescovi per evitare diffusione coronavirus nella Quaresima
Isabella Piro - Città del Vaticano
La Conferenza episcopale delle Filippine (Cbcp) ha pubblicato un’apposita guida liturgica per la Quaresima, con indicazioni specifiche per ridurre la trasmissione del Covid-19, meglio noto come “coronavirus”, anche se al momento non è stata segnalata alcuna trasmissione locale nel Paese. In particolare, si legge sul sito web dei vescovi filippini, si suggerisce che durante il Mercoledì delle Ceneri - quest’anno ricorrerà il 26 febbraio - le ceneri non vengano impresse con il segno della croce sulla fronte dei fedeli, bensì cosparse a distanza sulla corona del capo, in modo da evitare il contatto. Tanto più che tale pratica – ha fatto notare l’Arcivescovo Romulo Valles, presidente della Cbcp – “non è un’innovazione, ma è in accordo con l’antica tradizione della Chiesa”.
Astenersi dal baciare la croce
Un ulteriore suggerimento viene offerto per la celebrazione della Passione del Signore nel Venerdì Santo: in questo caso, la Cbcp raccomanda “vivamente” ai fedeli di “astenersi” dal baciare o toccare la Croce per venerazione; piuttosto, si invita “alla genuflessione o ad un profondo inchino”. Allo stesso tempo, si ricorda quanto già indicato nei mesi scorsi, ovvero che il sacramento dell’Eucaristia deve essere amministrato “ordinariamente nella mano” e non direttamente in bocca, e che i fedeli devono essere scoraggiati dal tenersi per mano durante la preghiera del “Padre Nostro”.
Preghiera pubblica contro il coronavirus
I vescovi filippini hanno anche autorizzato una “oratio imperata”, ovvero una preghiera pubblica, contro la diffusione del Covid-19 e per la guarigione dei contagiati. “La nostra carità – ha detto Monsignor Valles – si esprime anche nella preoccupazione per la salute dei nostri fratelli e sorelle e, quindi, anche attraverso la cura e la prevenzione dal coronavirus”.
Vivere la quaresima come tempo di grazia
Al contempo, la Chiesa di Manila esorta i fedeli a non lasciarsi distrarre dalla paura del virus, bensì a guadare sempre e comunque al significato profondo del tempo quaresimale. “La cosa più importante – ha sottolineato il vescovo ausiliare di Manila, Monsignor Broderick Pabillo, citato dall’agenzia Eglise d’Asie – è l’umiltà e il pentimento a cui siamo chiamati” durante la Quaresima e questo “non deve andare perduto a causa della preoccupazione per come si svolgeranno i riti liturgici”. “Non lasciamoci distrarre dal coronavirus, ma viviamo il tempo quaresimale come un tempo di grazia”, ha concluso il presule.
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