Regno Unito: le risposte della Caritas per aiutare i bisognosi
Isabella Piro - Città del Vaticano
Aiutare i più bisognosi, i deboli, i vulnerabili? Si può, anche in tempo di pandemia da coronavirus. Lo dice chiaramente la Caritas del Regno Unito (Caritas Social Action Network - Csan) attraverso una nota a firma del suo presidente, Monsignor Terence Patrick Drainey, pubblicata sul sito web della Conferenza episcopale inglese.
La pratica della carità
In questi “tempi difficili”, scrive il presule, è importante “la pratica della carità”. Due, quindi, i suggerimenti indicati per sostenere le persone più fragili: “In primo luogo – spiega – è importante prendersi cura delle persone sole, ad esempio offrendosi di fare la spesa al posto loro, oppure chiamandole al telefono per non farle sentire abbandonate”. In secondo luogo, Monsignor Dainey incoraggia tutti a “sostenere gli enti di beneficenza e i gruppi a servizio del bene comune nel Paese” perché vanno in soccorso di “senzatetto, malati, carcerati e famiglie che non riescono a sbarcare il lunario”.
Creare il buono nelle difficoltà
Il presidente della Csan esprime, poi, “gratitudine ed apprezzamento” per l’opera di tutti i volontari che dedicano tempo e servizio alle attività caritative, sia locali che nazionali. “La loro dedizione – sottolinea il presule - è un esempio per tutti noi cattolici di come si possa mettere in pratica la fede e vivere come discepoli missionari. Ora più che mai ci affidiamo al personale e ai volontari delle associazioni di beneficenza per proteggere i più vulnerabili della nostra società”. L’appello conclusivo è, quindi, alla generosità, affinché “anche in tempi così difficili, si possa creare qualcosa di buono”.
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