Le famiglie e la pandemia: in gioco il futuro di una generazione
Andrea De Angelis - Città del Vaticano
Bonus, sussidi, congedi. Cassa integrazione, aiuti, campi estivi. Scuole chiuse, la priorità è la salute dei nostri figli. Termini e soluzioni si moltiplicano, così come i timori per il futuro. Le famiglie italiane stanno affrontando da due mesi una situazione nuova, insidiosa e la cui durata è difficilmente prevedibile. Nuclei che spesso già vivevano una situazione precaria, dove la scuola, le babysitter, i nonni e gli oratori erano una componente fondamentale. Essenziale. In sostanza tutto ciò ora è venuto meno. Le scuole sono chiuse e riapriranno tra circa cinque mesi nella migliore delle ipotesi. I nonni sono le persone più fragili, da proteggere. Dunque appare improbabile delegare a loro - in piena emergenza pandemia – la responsabilità di trascorrere del tempo con i più piccoli. Anche le babysitter, nonostante i bonus messi in campo dal Governo e le migliori intenzioni possibili, sono una soluzione che non tutti considerano. Gli oratori e tutti quei luoghi dove l'assembramento è fisiologico sono evidentemente fuori gioco. Inoltre, anche le famiglie senza figli hanno bisogno di aiuto perché arrivare alla fine del mese, magari con un mutuo o un affitto da pagare, sta diventando un'impresa difficile.
Le famiglie hanno retto. Per ora
“Alle famiglie è stato chiesto di occuparsi di figli e genitori, di disabili e di lavoro. Sono la spina dorsale di questo Paese”. Lo afferma nell'intervista a VaticanNews Gianluigi De Palo, presidente del Forum Nazionale delle Associazioni Familiari. “Il problema - spiega – è che fino ad ora hanno retto, ma siamo al limite e rischiamo che ciò non accada più”. In questo senso per De Palo occorrono “aiuti economici immediati, davvero utili e facilmente percepibili dalla popolazione”, in grado dunque di “superare anche gli ostacoli burocratici”. La pandemia di Covid-19 colpisce sì tutti indistintamente da un punto di vista sanitario, ma economicamente parlando sono soprattutto alcune fasce della popolazione a pagare il prezzo più alto.
Partite Iva con figli sono quelle più a rischio
In questo senso, senza dimenticare ovviamente chi lavorando in nero ora ha perso ogni tipo di entrata mensile, va evidenziata per De Palo la situazione di quei nuclei familiari dove vi sono liberi professionisti con figli. “Un binomio questo - afferma il presidente del Forum Nazionale delle Associazioni Familiari - già delicato prima della pandemia ed ora diventato estremamente rischioso". Infine un pensiero ai bambini, verso i quali sembra che si spendano spesso poche parole. “Anche loro stanno vivendo il dramma di questa situazione ed è il momento di ragionare anche sulle conseguenze psicologiche per i più piccoli”, avverte De Palo.
La preghiera del Papa per le famiglie
In più di una occasione in queste settimane Papa Francesco ha rivolto la sua prima preghiera del mattino alle famiglie. La scorsa settimana, con particolare riferimento alla difficile situazione economica creatasi con la pandemia ed al rischio di cadere vittima dell'usura, ed ancora in quelle precedenti. In particolare ricordiamo le parole pronunciate dal Pontefice sabato 21 marzo: “Oggi vorrei ricordare le famiglie che non possono uscire di casa. Forse l’unico orizzonte che hanno è il balcone. E lì dentro, la famiglia, con i bambini, i ragazzi, i genitori… Perché sappiano trovare il modo di comunicare bene tra loro, di costruire rapporti di amore nella famiglia, e - affermava Francesco - sappiano vincere le angosce di questo tempo insieme, in famiglia. Preghiamo per la pace delle famiglie oggi, in questa crisi, e per la creatività”.
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