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Medici a Taegu, in Corea del Sud (REUTERS/Kim Kyung-Hoon) Medici a Taegu, in Corea del Sud (REUTERS/Kim Kyung-Hoon)

Covid-19, la pandemia in Asia non è finita. Italia prolunga blocco

Nella giornata di ieri i dati peggiori dall'inizio della pandemia. I numeri sono in aumento sia in Europa che negli Stati Uniti, ma i contagi crescono fortemente anche in Iran, in America Latina e nel continente africano

Andrea De Angelis – Città del Vaticano

Oltre 850mila contagi nel mondo e più di 42 mila vittime: questi gli ultimi dati sulla pandemia di Covid-19. Ieri è stato il giorno peggiore a livello globale con più di 4mila persone che hanno perso la vita, un decimo del totale. C'è il rischio di una crisi alimentare globale a causa della pandemia: lo denunciano i vertici di Fao, Oms e Wto. “Ci attendono due settimane dolorose”, ha detto la Casa Bianca. Negli Usa sono oltre 4mila i morti e quasi 200mila i contagi. Hanno superato i mille casi anche diversi Paesi dell'America Latina, come Perù ed Argentina. Numeri pesanti pure in Iran: 3mila le vittime, oltre 40mila i contagi. Ma è in Europa il bilancio più grave, specialmente in Spagna ed Italia dove, in totale, sono oltre 21mila le persone decedute. Roma, intanto, ha deciso di prorogare le chiusure già in atto almeno fino a lunedì 13 aprile compreso.

Il rischio di un'emergenza alimentare

C'è il rischio di una crisi alimentare globale a causa dell'epidemia di coronavirus e delle conseguenza che ha sulle catene di approvvigionamento e sul commercio internazionale. Lo denunciano in una dichiarazione congiunta i vertici di Fao, Oms e Wto. L'allarme in particolare arriva da Qu Dongyu, a capo della Fao, Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms e da Roberto Azevedo, direttore del Wto il quale sottolineano come la questione debba essere affrontata fin da ora.

In Asia vietato abbassare la guardia

"L'epidemia è tutt'altro che finita in Asia e nel Pacifico. Questa sarà una battaglia a lungo termine e non possiamo abbassare la guardia". Lo ha detto oggi Takeshi Kasai, direttore regionale dell'Oms per il Pacifico occidentale in un briefing in videoconferenza. "Anche neiPaesi e nelle aree di questa regione in cui la curva dei contagi si è appiattita, continuano a comparire nuovi focolai i casi importati continuano a destare preoccupazione", ha aggiunto il consigliere tecnico Matthew Griffith, citando Singapore e Corea del Sud. In quest'ultimo Paese sono un centinaio i nuovi casi e tre le vittime. In Cina circa la metà il numero di nuovi contagi, di cui uno solo interno.

In Italia proseguono le restrizioni

“Dalle indicazioni del nostro Comitato tecnico scientifico scaturisce la decisione del Governo di confermare fino al 13 aprile tutte le misure di limitazione delle attività economiche e sociali e degli spostamenti individuali precedentemente adottate", nel tentativo di frenare i contagi da coronavirus. Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un'informativa al Senato sull'emergenza sanitaria in corso. In questo momento, ha ammonito, "non solo non dobbiamo abbassare la guardia, ma tutti dobbiamo essere consapevoli che per un periodo non breve dovremo saper gestire una fase di transizione. Sarà indispensabile graduare la riduzione delle attuali limitazioni adottando - ha aggiunto - graduate e proporzionali misure di prevenzione, per evitare che riesplodano nuovi gravi focolai di infezione. “La strada da percorrere è ancora lunga - ha concluso - e senza un vaccino non sconfiggeremo mai definitivamente il Covid-19”.

In Spagna oltre 100mila casi

La Spagna registra 864 vittime nelle ultime 24 ore e il bilancio supera così i 9mila decessi. Sono inoltre 102mila le persone contagiate dal Covid-19, oltre 7mila in più rispetto a ieri. Questi dati fanno della Spagna il Paese europeo con la maggiore crescita esponenziale in questo momento. Il Governo ieri ha varato la “golden power” per difendere le sue aziende strategiche da scalate, approvando l'estensione della riforma della normativa sugli investimenti esteri per evitare che le imprese di Paesi non solo esterni all'Unione Europea, ma anche della Comunità - purché controllate da investitori extracomunitari - prendano il controllo di entità spagnole in settori strategici approfittando del calo del prezzo delle loro azioni dovuto alla pandemia.
 

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01 aprile 2020, 15:22