25 aprile. Mattarella: unità per far ripartire l’Italia
Benedetta Capelli – Città del Vaticano
Con indosso la mascherina, il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, a sorpresa, stamattina si è recato a Piazza Venezia, presso l’altare della Patria, per l’omaggio al Milite Ignoto, in occasione del 25 aprile. A deporre una corona per ricordare i caduti sono stati due corazzieri e anche loro indossavano una mascherina. Nella fase di lockdown che sta vivendo l’Italia, non sono previste manifestazioni e raduni per ricordare il 75.mo anniversario della Liberazione del Paese dalla “follia” nazifascista, così ha scritto Mattarella in un messaggio. L’Associazione Nazionale Partigiani ha proposto per le ore 15 di cantare alle finestre e ai balconi la canzone “Bella Ciao”.
25 aprile, riserva etica per il rilancio del Paese
“Oggi celebriamo il settantacinquesimo anniversario della Liberazione, data fondatrice della nostra esperienza democratica, di cui la Repubblica – sottolinea il capo dello Stato - è presidio con la sua Costituzione”. Immancabile il riferimento alla straordinaria situazione che l’Italia sta affrontando a causa del coronavirus che impone la celebrazione di questa ricorrenza nelle case. Mattarella esprime la sua partecipazione al lutto di molti e la “riconoscenza a tutti coloro che si trovano in prima linea per combattere il virus e a quanti permettono il funzionamento di filiere produttive e di servizi essenziali”. La Resistenza, la Liberazione dal nazifascismo che ha di fatto impedito “il rigenerarsi di quei germi di odio e follia” fanno parte della storia della Repubblica, ne costituiscono – evidenzia Mattarella - una “riserva etica, di straordinario valore civile e istituzionale" che oggi, ancora una volta, deve fornire al Paese quella potente energia per affrontare insieme la fase di rilancio del Paese.
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