Coronavirus: superati i tre milioni e mezzo di casi positivi nel mondo
Michele Raviart – Città del Vaticano
Sono ormai 3 milioni e mezzo i casi ufficiali nel mondo secondo l’aggiornamento quotidiano della John Hopkins University. 251 mila le vittime, principalmente in Europa e Stati Uniti, dove i casi sono oltre un milione e nelle ultime 24 ore le persone decedute sono 1015, il dato più basso registrato nell’ultimo mese.
Conferme sull'origine del virus
Sulle polemiche della Casa Bianca, sulla presunta responsabilità della Cina nella diffusione del virus, interviene il virologo Anthony Fauci:“Tutto indica che questo virus si è evoluto in natura e ha poi saltato specie, senza essere manipolato artificialmente o deliberatamente”. Una tesi confermata anche dall’Oms, che oggi celebra la Giornata mondiale del lavarsi le mani, primo presidio per evitare il contagio. Più di 15 mila sequenze genetiche confermerebbero l’origine animale del virus e un legame con i pipistrelli, anche se è ancora ignoto l’ospite intermedio che avrebbe trasmesso il virus all’uomo.
Superati i 30 mila morti in UK
Nella stessa Cina, intanto, ieri è stato registrato un solo caso positivo e nessun decesso, mentre nessun caso interno si è verificato in Corea del Sud, dove sono state riaperte le scuole. 10 mila nuovi casi, invece in Russia, dove il totale dei positivi è di 155 mila. Superati i 30 mila decessi nel Regno Unito, che diventa il Paese europeo più colpito dal virus. Rallentano invece le vittime in Spagna.
I dubbi dei giudici tedeschi sulla Bce
In Europa, intanto, si affronta anche l’effetto economico della pandemia. La Corte costituzionale della Germania ha giudicato legale l’acquisto di titoli di Stato da parte della Bce per sostenere l’economia, ma ha espresso riserve sulla proporzionalità dell’intervento, che potrebbe eccedere dalle competenze europee e non avere validità in Germania. Salvo quindi il programma di Quantitative easing per come è stato impostato dal 2015, ma ora la Bundesbank non potrà più partecipare al programma prima dei chiarimenti che l’organismo europeo dovrà fornire entro tre mesi.
L'Italia studia nuove misure economiche
In Italia, dove ieri è iniziata la Fase due e calano morti e ricoveri in terapia intensiva, il governo è al lavoro su un decreto da 55 miliardi di euro. Oltre i miliardi da stanziare per la sanità e gli ospedali specializzati nelle cure del Covid-19. Da valutare ancora il sostegno ai redditi più bassi e alle imprese. Previsti tra oggi e domani gli incontri tra governo sindacati e imprenditori.
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