Coronavirus, nel mondo più di 5 milioni di casi
Elvira Ragosta - Città del Vaticano
Continuano ad aggiornarsi i numeri sull’epidemia di Covid-19 nel mondo. In particolare, resta preoccupante la situazione in America Latina, dove nelle ultime 24 ore i casi confermati hanno raggiunto quota 702.819, con 38.748 vittime. Il Brasile risulta il secondo Paese al mondo per numero di contagi dopo gli Stati Uniti, dove invece le persone che hanno contratto il virus sono oltre un milione e mezzo. Anche la Russia continua a registrare nuovi casi, oltre 8.500 quelli delle ultime 24 ore. Ed è ancora record in India, dove si segnala il più forte aumento giornaliero dall’inizio della pandemia nel Paese. Relativamente stabile la situazione in Cina, primo focolaio dell’epidemia, dove l’attenzione resta concentrata sui casi di ritorno, ovvero le infezioni provenienti dall’estero: 3 i nuovi contagi di ieri, secondo quanto riferito dalla Commissione sanitaria nazionale.
La peculiarità africana
In Africa, continente con 1,3 miliardi di abitanti, la pandemia ha contagiato fino ad oggi 100 mila persone, provocando circa 3 mila vittime ufficiali. Il virus, che qui ha impiegato 14 settimane nel diffondersi, secondo l’Organizzazione mondiale della Santità, “sembra aver preso una strada diversa”. Malgrado la fragilità dei sistemi sanitari nazionali e la scarsa diffusione di test e tamponi, l’Oms osserva come "il numero di casi non sia cresciuto allo stesso tasso esponenziale di altre regioni”. L’Africa, dunque, non ha conosciuto la mortalità che si è vista in altre parti del mondo e registra, inoltre, un numero di guariti che supera le 40 mila unità. Per l’agenzia delle Nazioni Unite, una parte importante di questa peculiarità è dovuta a fattori demografici - il 60% della popolazione ha meno di 25 anni - e alla reazione dei governi, che in molti Paesi sono ricorsi rapidamente a misure di lockdown.
Migliora la situazione in Europa
In Europa, i Paesi più colpiti dal Covid-19 provano a tornare lentamente alla normalità. In Spagna continuano a calare i decessi. I dati nel Paese, segnala il ministero della Sanità, sono i migliori da quando è scoppiata l’emergenza, a metà marzo. Decrescono continuativamente i decessi anche in Gran Bretagna e la Francia segnala sempre meno ricoverati nelle terapie intensive. Dati positivi anche in Italia: ancora casi in Lombardia, ma sono cinque le Regioni che ieri, stando ai dati forniti dalla Protezione Civile, non hanno registrato alcun contagio.
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