FAI, quando la bellezza risponde alla crisi
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
Spigliatissima e veloce, Daniela Bruno - responsabile Affari Culturali FAI - racconta tutto d'un fiato le due giornate all'aperto che il Fondo Ambiente Italiano ha in programma sabato 27 e domenica 28 giugno. Quindici le Regioni interessate per quest'edizione speciale del classico appuntamento che il FAI organizza dal 1975 in primavera, ma che, a causa della crisi sanitaria di quest'anno, è stato posticipato.
Un momento fondamentale, spiega la responsabile, "per avvicinare, far conoscere e far partecipare il pubblico alla missione del Fondo, visitando i meravigliosi luoghi e Beni che le delegazioni aprono in tutta Italia".
Le norme di sicurezza
"Restare all’aperto è la situazione di massima sicurezza e questa è stata la scelta che abbiamo preso". Ecco perché le giornate sono intitolate All’Aperto: "Abbiamo voluto trasformare un problema in una opportunità. L’occasione di stare all’aperto ci fa dunque stare sicuri, ma allo stesso tempo ci fa guardare l’Italia nei suoi spazi verdi. Parchi, giardini, sentieri da percorrere in versione sportiva o semplicemente in modalità passeggiata o letteraria".
Perchè partecipare
"Vi chiediamo di partecipare alle giornate FAI - prosegue la Bruno - sperando possiate trovare il luogo che più vi appassiona ma bisogna prenotare on line e iscriversi perché la quota è agevolata". Si tratta di un gesto civico, partecipare a queste giornate significa "contribuire ad una missione di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio".
L'omaggio del FAI a Bergamo
In collaborazione con la Fondazione Museo di Palazzo Moroni, per la prima volta verrà svelato al pubblico il più grande parco storico privato di Bergamo Alta. Un angolo di natura pura nel cuore del comune lombardo, "un omaggio del FAI ad una città che ha drammaticamente sofferto negli ultimi mesi".
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